Fontana che sfortuna
Ma c’erano dei chiodi

«Le difficoltà che ha avuto Albertini su tutti e due i passaggi in Val Cavargna, mi fanno pensare che avrei potuto giocarmela per la vittoria». Un giallo

Ha accarezzato l’iddea, più che il sogno, di centrare la sesta vittoria sulle sue strade. Corrado Fontana, qui a secco dal 2013, era in lotta con Albertini, alla guida della nuova Hyundai con cui debuttava qui. Ma si è dovuto fermare quando era a 9” dal leader Albertini. Che poi, i rapporti di forza tra i due erano forse meglio fotografati dal distacco dopo la prima tappa, solo 3”: un niente. Infatti alla prima prova, l’Alpe Grande, Fontana rimediava 6”6 dal leader per colpa, prima, di uno stacco non perfetto in partenza causa bizze del launch control, e poi per un errorino a fine prova. Ma era lì, a giocarsela: «Le difficoltà che ha avuto Albertini su tutti e due i passaggi in Val Cavargna, dove ha pagato nei confronti dei piloti Pirelli, mi fanno pensare che avrei potuto giocarmela per la vittoria. Ero lì. Purtroppo...». Cosa è successo? «Che ho forato. Abbiamo cambiato la gomma a metà prova. Ma era ovvio che, per avere ancora chance di restare in corsa, bisognava arrivare a fine prova senza cambiare. Ma mancava troppa strada. Avrei rischiato di rovinare la meccanica. Così, dopo la sostituzione, mi sono tolto di mezzo». Sfortuna: «Sì, perché se sbagli tu te ne fai una ragione. Ma in questo caso è stata solo iella. Quando abbiamo cambiato la gomma ci siamo resi conto che abbiamo preso una vite. Peccato». Foratura casuale? «La nostra forse sì. Però mi hanno mandato delle foto di strani chiodi disseminati a metà Val Cavargna, Di quelli a tre punte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA