Gilardoni un conto aperto
con il titolo Lamborghini

«Lavoriamo per migliorare sempre più per concludere la stagione con il titolo, che l’anno scorso ci era sfuggito all’ultima gara»

Kevin Gilardoni ha vinto a Zandvoort, la pista olandese old school con i muri vicini, che non ammettono errori e che, essendo vicina al mare (per di più con le alte maree del Mare del Nord) è molto scivolosa nell’ultimo settore.

«Nonostante tutto la pista di Zandvoort mi piace moltissimo - sgombra ogni dubbio Kevin Gilardoni - perche è vecchio stile. Avevo già corso nel 2009 e anche questa volta mi sono trovato molto bene. Siamo stati sfortunati in gara 1, ma ci siamo rifatti in gara 2, con la mia partenza perfetta dal terzo posto, permettendomi di sfilare subito la vettura del tedesco Sebastian Balthasar e di portarmi in seconda posizione alle spalle del serbo Miloš Pavlović. Sono risalito al comando prima dei pit-stop e poi ho passato il volante a Pulcini a circa 28 minuti dallo scadere del tempo».

La stagione sta andando secondo i piani, dunque? «Direi proprio di sì. Su sei gare tre vittorie. Il successo di Zandvoort si aggiunge alla doppietta messa a segno in occasione del precedente round del Paul Ricard. Ciò però non ci fa abbassare la guardia perché la strada è ancora lunga e stiamo continuamente lavorando per migliorare sempre più per concludere la stagione con il titolo, che l’anno scorso ci era sfuggito all’ultima gara».

Quello che è mancato l’anno scorso pensi di averlo rimediato  quest’anno ? «Diciamo che l’anno scorso è stato il debutto e per di più non abbiamo fatto test di preparazione prima dell’inizio del campionato. Questa stagione l’esperienza fatta nel primo anno è stata preziosa e inoltre abbiamo potuto fare i test necessari prima di partire».

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