In Piazza Cavour tra le auto da rally, alla partenza

La gara Lo spettro della giornata è stata la pioggia. Tutti con il naso all’insù per tutta la giornata, pregando che le condizioni migliorassero

Lo spettro della giornata è stata la pioggia. Tutti con il naso all’insù per tutta la giornata, pregando che le condizioni migliorassero. E in effetti in Piazza Cavour il maltempo aveva anche dato una certa tregua. Anche se i piloti, in collegamento con le prove speciali della Val Cavargna, non si illudevano: «Lassù piove forte». Comunque, almeno, la tregua, ha permesso agli spettatori e agli appassionati (pochi, visto il giorno feriale) di affacciarsi alle transenne della piazza per assistere a quel momento sempre significativo che è la partenza della corsa, dal palco da cui il preparatissimo speaker Macchi declamava piloti e curiosità.

Il più atteso era Corrado Fontana, il più ricercato, il più chiamato e applaudito. A caccia della decima vittoria: «Con il buio vado anche forte, ma mi disturbano le luci. Certo che con la pioggia sarà una bella lotteria». Sul Rally: «Spero che in futuro ci possa essere una prova speciale vicina alla città, sarebbe la ciliegina sulla torta». Sull’argomento della Val Cavargna con la pioggia, parlava anche Felice Re: «Devi decidere se rischiare e andare forte o essere conservativo, ma poi esci dalla prova magari 40°». Si aggiravano le personalità: il sindaco Rapinese sul palco si lasciava andare persino a qualche analisi tecnica: «Non ci capisco molto, ma mi hanno spiegato che queste Wrc sono dei gioielli di tecnologia, e questo dà valore a un grande avvenimento come è il Rally di Como». C’era il Prefetto Polichetti, delegato comasco del Coni Niki D’Angelo, che mostrava in giro foto di stadi moderni come modelli ipotetici per quello che il Como vuole costruire. E’ arrivata anche la consigliera regionale Cesana, a (gradita) sorpresa (senza avvertire), che ha sbandierato con il tricolore l’avvio delle vetture.

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