Rally di Como e lockdown, piloti divisi
Fontana: «Si fa». Porro: «Meglio di no»

Il parere di due dei sicuri protagonisti della corsa di domani e sabato

Tra i piloti l’attesa per il sì o per il no è molto pressante. Al riguardo abbiano sentito due pareri che sembrano riassumere le diverse aspettative. Fortemente convinto che il rally prenda il via come da programma è sicuramente Corrado Fontana, neo campione italiano e vincitore di sette edizioni, quindi alla ricerca dell’ottavo sigillo.

“Il Rally di Como si farà – è convinto – perché è un grande evento e la regia dell’ Automobile Club di Como, per tradizione e capacità organizzativa, ha messo in atto tutti i dispositivi per assicurare protezioni e distanziamenti”. Paolo Porro, pur non mettendo in dubbio l’organizzazione dell’evento, ha altre preoccupazioni.

“Sono io il primo a volerlo fare, ma mi sembra questo il momento di fare un passo indietro, vista la situazione di pandemia che si sta sempre più aggravando. Muovere duemila persone, tra equipaggi, meccanici e team, commissari e quant’altro, pur con tutte le misure di prevenzione, mi sembra molto rischioso. Senza contare l’incognita di dover rientrare a casa per quelli che abitano fuori regione. Lo dico a malincuore, ma spero che il rally non si faccia”.

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