Scuderia del Lario, i 60 anni
La storia viaggia sulle 4 ruote

Tra premi e aneddoti, ha festeggiato il compleanno. Merzario e la Ferrari: «Purtroppo al momento non vedo via d’uscita».

La Scuderia del Lario ha festeggiato con i suoi piloti al Golf Club Villa d’Este di Montorfano, il sessantesimo di fondazione di una della associazioni automobilistiche più anziane d’Italia, nata il 3 marzo 1960. Al riguardo il presidente dell’Automobile Club di Como, Enrico Gelpi, presente all’evento, ha messo in evidenza quanto la Scuderia del Lario sia sempre stata e continui a essere una parte importante della storia dell’automobilismo sportivo comasco.

Ciò ha trovato conferma nella partecipazione di piloti di ogni tempo, dei primi anni di attività dell’associazione e quelli attuali, che il presidente Roberto Ambrosoli ha salutato e premiato. A partire da Arturo Merzario, ex pilota di Formula 1 e pluricampione mondiale, che non ha ancora appeso il casco al chiodo.

E proprio a Merzario, ex ferrarista, è stato chiesto a gran voce dai presenti il suo giudizio sull’attuale crisi della Ferrari. «Stanno mettendo in croce Mattia Binotto – ha detto – ma i guai della Casa di Maranello vanno ricercate in un complesso di circostanze. Purtroppo non vedo al momento una via d’uscita».

Tra i protagonisti dei primi anni di attività anche Beppe Dosi, con la partecipazione ad una corsa in salita nel Parmense nel 1960 alla guida di una 500, con il primo logo della scuderia comasca. Tanti ricordi, tra i quali il più recente.

L’ex presidente Enrico Guggiari ha proiettato il filmato della Pechino–Parigi del luglio 2019 alla guida di una Ferrari 308 Gt4 preparata da Rossocorsa, in equipaggio con Giorgio Schön. Una kermesse di 14mila chilometri, tra stop vari per una colica renale di Guggiari e un ascesso dentale di Schön, ma finita regolarmente con l’arrivo nella Ville Lumiere.

Ampio spazio nel corso della serata anche agli attuali portacolori della scuderia: i partecipanti al campionato sociale 2019. Per la velocità pista, primo Mauro Simoncini, davanti a Davide Uboldi e Matteo Arrigosi. Piloti Rally, nell’ordine Marco Rossini, Massimiliano Bonizzoni e Valerio Rossini.

Navigatori: Manola Ciceri, Valerio Rossini e Sara Fusetti. Autostoriche: Andrea Guggiari, Mauro Simoncini, Luigi Scalini e Rossano Gritti , terzi a pari merito.

Momento clou della serata la consegna della Coppa del Presidente, il riconoscimento che dal 1997, viene dato al personaggio più meritevole che si è distinto nella stagione. Roberto Ambrosoli ha consegnato l’ambito trofeo ad Andrea Guggiari, campione italiano 2019 rally storici.

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