A casa del campione di trial
Gandola, titolo fatto in casa

Una casa delle fiabe, appoggiata dalla gentile mano di un gigante in mezzo alla natura. Cerchi la casa di Lorenzo Gandola, neo campione del mondo di trial (a 16 anni!), e ti sembra di entrare in una favola. Caprioli, pony, verde, silenzio... Al di là dei riferimenti bucolici, il particolare non è di poco conto: cosa mai avrebbe potuto fare un ragazzo cresciuto in questo quadro, appena sopra Bellagio? Qui è un immenso parco divertimenti fatto apposta da madre natura per il trial. Tronchi d’albero, sassi, dirupi. Una palestra a cielo aperto. E lui ci mette del suo: Lorenzo prende il trattorino di famiglia, sposta massi e copertoni di trattore per creare un percorso ad hoc. La sua vita è questa. Ben ripagata. Domenica, in Inghilterra, a due passi da Manchester, si è laureato campione del mondo della Fim Cup 125. Un po’ la Moto3 della velocità, la categoria di piccola cilindrata del circo mondiale del trial. Dove corrono i più giovani. Lorenzo ha 16 anni, e può guardare le cose con il sorriso tipico della sua età: «Sono felice - sorride, ma di un sorriso prudente che mai sfocia nella risata sguaiata -. È stata una grande stagione. Ho vinto tutte le gare, tranne due secondi posti. Un bel bottino. Il successo in Giappone è stato quello più emozionante, così lontano da casa. Mi sono sentito importante».

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