Corti torna in MotoGp
Non guida, ma farà il coach

Sarà il coach della squadra Aprilia, in particolare al seguito dell’inglese Bradley Smith

Claudio Corti torna in MotoGp. Ma non per guidare. Il pilota (ma forse bisogna cominciare ad aggiungere “ex”) comasco sarà il coach della squadra Aprilia, in particolare al seguito dell’inglese Bradley Smith. Accordo per le prime cinque gare, al netto della situazione Coronavirus che sta sconvolgendo il calendario.

Prima di tutto bisogna spiegare cosa significa “coach”. Si tratta di una nuova figura professionale che ha preso piede nei box da qualche anno a questa parte. E della quale hanno usufruito anche campionissimi come Valentino Rossi o Jorge Lorenzo. Il coach è una persona dalle grandi conoscenze tecniche, nella stragrande maggioranza dei casi un ex pilota, che aiuta il driver a interpretare il tracciato e le varie situazioni. È inserito nel team dei videomaker, cioè le persone della squadra che vanno a realizzare video sulla pista, in tutte le curve, materiale che poi viene analizzato al banco, con la presenza, appunto, del coach. Che va a sua volta in giro per la pista durante le prove per vedere se ci sono delle difficoltà o una impostazione da sottolineare, nel comportamento della moto o del pilota. Poi c’è un lavoro psicologico, utile per scaricare le tensioni al box e prima del via.

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