Motocorsa, che sorpresa
Tutti i segreti del team

Si è affacciato nelle prime posizioni, a fare il solletico (ed è già tanto) ai team ufficiali che hanno tre volte il budget della squadra lariana

C’è una storia speciale, che sta accadendo nel motomondiale Superbike. Il team privato Motocorsa di Lurago d’Erba, che fa correre una Ducati, si è affacciato nelle prime posizioni, a fare il solletico (ed è già tanto) ai team ufficiali che hanno tre volte il budget della squadra lariana. Domenica il giovane pilota del team, Axel Bassani, è arrivato quinto in gara 1 e in Superpole race ha messo dietro la Ducati ufficiale di Ruben Rinaldi.

Risultati assolutamente sorprendenti per una piccola squadra, inventata quasi dieci anni fa dall’ex pilota Lorenzo Mauri. Uno che giovanissimo aveva avuto la chance nel mondiale, scelto come sostituto di Troy Corser sulla Petronas, e che fu vittima di un grave incidente in prova che ne stoppò la carriera. Mauri, poi, fu buon pilota nell’endurance e nel Civ in Superbike, ma quell’appuntamento solo sfiorato nel Mondiale, da pilota, gli era rimasto sul gozzo.

Più o meno 20 anni dopo, quell’appuntamento lo ha fissato di nuovo, ma come team manager. Dopo una lunga serie di conquiste da capo squadra e proprietario nel Civ e nella Superstock 1000, l’anno scorso il debutto nel Mondiale in pianta stabile. Quest’anno, e qui sta la particolarità della stagione, al posto dell’esperto argentino Tati Mercado, ha ingaggiato il 21enne veneto Axel Bassani. Una scommessa. Vinta alla grande. Bassani è la sorpresa del Mondiale, come la squadra comasca.

«Quando l’ho visto al primo test, ho deciso. I miei collaboratori mi davano del matto, ma io avevo visto negli occhi la fame giusta. Un rischio che ho voluto prendermi a tutti i costi. Pensavo che l’apprendistato durasse di più. Invece Axel è andato subito forte. È veramente in gamba, aggressivo, votato al corpo a corpo, ma pulito nella guida e affidabile. Fa pochi errori. Ha 21 anni, ma sembra un veterano».

Con lui Mauri ha un rapporto da fratello maggiore: «Per esempio ho capito che nei cinque minuti immediatamente precedenti le prove o la gara, non vuole essere disturbato. Così abbiamo anticipato l’ultimo briefing tecnico volante di un quarto d’ora».

E Axel cosa dice? «Al Motocorsa mi trovo molto bene. C’è un entusiasmo, una voglia di fare che assomigliano a mio approccio. E poi c’è Lorenzo che è un ex pilota, e dunque per è un vantaggio. Quando prende lo scooter e va in pista a vedermi poi sa dirmi come andavo in quella curva o in quella frenata».

«Ma se dice sempre che sono vecchio e che non ero un pilota...», ride Mauri commentando queste parole.

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