Pennacchioli campione
In classe 125 a 53 anni

Ex pilota di Europeo e Mondiale, tornato in sella per hobby ha portato a casa un titolo tricolore

Per vincere il titolo italiano di Motociclismo classe 125 due tempi il comasco Massimo Pennacchioli nell’ultimo doppio appuntamento stagionale a Misano avrebbe dovuto vincere entrambe le gare, fare la pole position e fare anche il giro veloce in gara. Un trittico difficilmente realizzabile, ma che alla fine il pilota della Aprila c’è riuscito centrando il sorpasso nell’ultima gara a poche centinaia di metri dalla bandiera a scacchi facendo anche il giro veloce.

E così a 53 anni massimo Max Pennacchioli, ex pilota di Europeo e Mondiale, tornato in sella per hobby porta a casa un titolo tricolore davvero sudato nonostante la pioggia torrenziale e il freddo della Rivera Adriatica. «Una strana storia è stato questo campionato, -racconta Pennacchioli nel dopo gara- pensavo che sarebbe stato impossibile ma non ho mai mollato . Ho sperato nell’aiuto della pioggia , ma ho anche temuto che dalla direzione gara arrivasse lo stop della gara che fortunatamente non c’è stato. Se Mirko Modesti avesse fatto meglio del quarto posto io non avrei vinto il campionato. Ma in queste due gare ho davvero dato il massimo e già nelle prove ufficiali ero in pole position. In gara 1 ho gestito la corsa e la vittoria è arrivata con un margine di sicurezza».

«Tutto però era legato a gara 2 con la pioggia davvero forte dove gareggiare con raffiche di vento con una 125 piccola e leggera non era certo facile per nessuno. Dovevo vedermela con i miei avversari Mirko Modesti e Andrea Bertelli entrambi con le Honda e grazie al secondo posto di Bertelli che mi era stato davanti per tutta la gara, sono riuscito con un guizzo disperato negli ultimi 150 metri a superarlo in volata. Poi ho sperato anche nel giro veloce che è arrivato proprio nel giro finale».

«Non mi sembrava vero, tutto si è incastonato in questo weekend come un puzzle mi ha portato a vincere Il Campionato Italiano classe 125/2T un risultato che dopo le varie traversie stagionali ho pensato che potesse sfuggirmi di mano proprio nella gara finale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA