«Niente obiettivi
solo migliorare»

Intervista al direttore sportivo del Como, Carlalberto Ludi

È un momento di cambiamento al Como. Cambierà il modo di fare calcio, l’organizzazione tecnica, forse la filosofia di fare la squadra. Sono spuntati nomi come Balotelli, la direzione tecnica avrà un nuovo vertice nel nome di Denis Wise, il regolamento delle rose è cambiato.

Il rafforzamento della struttura avrà comunque Carlalberto Ludi come il direttore sportivo. Il quale ancora non ha in mano tutte le carte per dire se e come cambieranno gli indirizzi di mercato del Como perché ancora deve mettere a punto con Londra tutto il sistema. Comunque era lui, lunedì, il più alto in grado a livello calcistico della società ad accogliere i giocatori alla ripresa dopo la sosta Covid. Una chiacchierata con lui, di prospettiva andava fatta. Piacevole per suoi metodi e ragionamenti sempre molto garbati. Anche se, per mille motivi, avrebbe preferito stare in silenzio.

«Si riparte dopo cinque mesi di stop.

Sembra tutto così strano. Sembra passata una vita. Però alla fine ritrovarci è stato più semplice di quanto si pensasse. Perché la voglia era tanta».

Ha ritrovato i ragazzi motivati?

«Direi proprio di sì. Sono mancati i momenti che fanno di questo lavoro una passione»

.

L’anno scorso avete fatto un po’ di... casino con gli obiettivi. L’avete cambiato in corsa, dalla salvezza ai playoff. Quest’anno?

«Prima facciamo la squadra, poi vedremo. E comunque non parlerei di obiettivi, se non quello solito che ripeto sempre: migliorare».

L’intervista integrale sulla Provincia di mercoledì

© RIPRODUZIONE RISERVATA