Origgi, il talento del Judo

Vanessa è più di una speranza per lo judo nazionale. Il suo modo di combattere è frizzante e veloce

Vanessa Origgi è più di una speranza per lo judo nazionale. Il suo modo di combattere, frizzante e veloce, in una categoria quella delle over 70, ha catturato l’attenzione degli addetti ai lavori, in primis del selezionatore delle nazionali Cadette, Nicola Moraci, che l’ha già prenotata per gli appuntamenti internazionali della prossima stagione. E tutto, come spesso accade nello sport, è iniziato per caso. La madre di Vanessa frequentava la palestra della Virtus Arosio per un corso per adulti e spesso portava con sé la figlia. Il maestro Quaranta ha intravisto nella giovanissima arosiana, una campionessa in pectore e l’ha convinta a fare judo. Da allora - e sono ormai tre anni - non ha più smesso. «Ha preso subito l’impegno con grande serietà -spiega il padre Piero, un passato nel basket -. Non salta mai un allenamento e nemmeno una gara. Ci mette impegno e convinzione: è una ragazza matura, anche più della sua età». Il successo non le ha dato alla testa. In gara rispetta sempre le avversarie ed è amica di tutte. Sabato, subito dopo aver vinto il titolo, ha consolato l’altra comasca, Ileana Pagani che aveva perso per un soffio il bronzo, nella stessa categoria. «L’anno prossimo tocca a te conquistare il tricolore», le ha detto. Poi è corsa ad abbracciare il maestro Quaranta, il presidente della Virtus Antonio Naitana e il padre. Il tutto senza clamore, nella semplicità più assoluta. Poi lo spazio ai ringraziamenti. «Ai miei allenatori e a tutti i compagni di società che mi hanno aiutata tantissimo negli allenamenti, facendomi combattere tutti i giorni. Queste medaglie sono un po’ anche loro», ha detto l’arosiana.

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