Pallanuoto Como retrocessa in C: «Ci rialzeremo»

Reazioni «Siamo una società serie solida. E andiamo avanti con il nostro settore giovanile, che ci sta dando tante soddisfazioni»

«Siamo in serie C, ma siamo una società serie solida. E andiamo avanti con il nostro settore giovanile, che ci sta dando tante soddisfazioni». L’amarezza per la retrocessione in serie C è inevitabile, ma la Pallanuoto Como guarda avanti e alle cose che più contano per una piccola realtà di provincia. Ovviamente, nessuno è contento per la sconfitta rimediata ai playout contro la Lazio Waterpolo, costata l’abbandono di quella serie B che Pallanuoto Como frequentava ormai da sette stagioni. Nella storia, ancora breve del club, è la prima vera amarezza.

«Spiace soprattutto per come è avvenuta – ammette il presidente-giocatore Giovanni Dato -: abbiamo disputato una delle peggiori partite della nostra storia, il che è un po’ inspiegabile visto che ci giocavamo tutto. La Lazio ha giocato con ordine, sia all’andata sia al ritorno: bravi. Il campanello d’allarme? È suonato subito, dopo pochi secondi perdevamo già 2-0…».

Difficile andare a trovare le motivazioni di una sconfitta così rumorosa, per 14-4: «Forse la stanchezza, lo stress di una stagione logisticamente non semplice, la poca attitudine della squadra a giocare partite così importanti. È stata una stagione in cui non siamo scesi a compromessi: il gruppo è il gruppo, abbiamo rinunciato a chi non poteva venire ad allenarsi, come Pitic o a Tesolin. Dopo un’ottima andata, il ritorno è stato pessimo: con soli 2 punti in più saremmo ancora in B».

Dato si augura che sia tutta esperienza: «Io sono della vecchia scuola: ricordo ancora tutte le sconfitte più brucianti, come la retrocessione con la Como Nuoto dalla A2 alla B da capitano. Che serva come lezione e che aiuti a crescere».

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