Svolta Pallanuoto Como
Rinuncia ai cartellini

«Liberi. I nostri atleti, tutti, sono liberi. Ovvero sono proprietari del proprio cartellino, e non è una cosa da poco»

La Pallanuoto Como abbatte un muro di Berlino o, se preferite, una statua di Saddam. Decide infatti di rinunciare al vincolo che lega un atleta (nella pallanuoto da 13 anni in su, nel calcio più avanti) alla società di appartenenza, lasciando libero il ragazzo di accasarsi dove gli pare senza pagare premi di preparazione. La Pallanuoto Como ha diramato un comunicato spiegando i motivi della scelta: «Liberi. I nostri atleti, tutti, sono liberi. Ovvero sono proprietari del proprio cartellino, e non è una cosa da poco. Perché non puoi raccontare di principi senza metterli in atto, perché la compravendita di cartellini di ragazzini (e professionisti), talentuosi o meno, non ci appartiene. Lo sport è una cosa alta, insegna regole e rispetto. Sappiamo di avere una grande responsabilità contribuendo all’educazione degli adulti di domani e, visto che il mondo lo si migliora facendo, a loro vogliamo dimostrare da subito che cambiare si può. Pallanuoto Como mette così nelle loro mani il loro futuro sportivo. Perché siamo certi della lealtà reciproca, perché vogliamo ci scelgano ogni giorno, perché vogliamo meritarci il loro affetto, il loro sudore, il loro entusiasmo, la loro crescita».

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