Mucciolo: «La formula?
Era meglio quella della A»

L’allenatore della Tecnoteam commenta la formula della ripresa del campionato di serie B

«Un modo buono per fare qualche partita in meno e, quindi, consentirci di giocare». Cristiano Mucciolo, allenatore della Tecnoteam di Albese con Cassano, non si scompone poi più di tanto alla notizia dell’introduzione di due mini-gironi da sei squadre l’uno al posto del precedente girone da 12. Per Mucciolo, infatti, «l’importante è giocare», con la data del 23-24 gennaio a rappresentare il vero e proprio avvio della stagione di Serie B1 e quella del 29-30 maggio a indicare la conclusione della cosiddetta seconda fase, in attesa di capire cosa accadrà dopo.

«C’erano due possibilità, quella che la seconda fase potesse essere questa, con sei partite di sola andata, oppure che si introducesse una formula simile a quella di serie A, con le prime tre dei due gironi a costituire un successivo girone per la promozione e le seconde tre dei due gironi a lottare per non retrocedere», spiega l’allenatore di Albesevolley. La decisione presa dalla Federazione Italiana Pallavolo, a suo dire, non è quella che avrebbe voluto. Ciò nonostante, Mucciolo guarda oltre, pensando agli allenamenti appena ripartiti e a questi due mesi scarsi che separano la sua squadra dall’esordio in campionato. «Quella simile alla A sarebbe stata a mio avviso la formula migliore e avrebbe messo in condizioni le squadre forti di giocare tra di loro per il vertice, mentre quelle meno forti si sarebbero giocate la retrocessione. Questo, con un numero di partite uguali e due scontri diretti. Così, invece, alcune squadre giocheranno due volte, altre no», prosegue. «L’importante è tornare a giocare. Ci adeguiamo dunque a tutte le situazioni; bene o male, chi riuscirà a fare meglio, alla fine della stagione, vincerà», conclude

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