Paruscio, stellina comasca
«Ma sento troppo le gare»

La nuotatrice ha vinto due medaglie ai campionati italiani di categoria

Due medaglie da mettere in bacheca, due tempi che ancora non possono soddisfarla del tutto. La reginetta comasca degli italiani di categoria di nuoto disputati al Foro Italico a Roma, è Letizia Paruscio. Ha ventuno anni, è di Como, ma nuota e gareggia nella capitale, tesserata con la Canottieri Aniene, il circolo dei Parioli, esclusivo club il cui presidente onorario è il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, e che annovera tra i suoi atleti tanti big, tra cui Federica Pellegrini.

Ai recenti campionati tricolori, tra i Senior, Letizia ha vinto due medaglie. Nei 200 dorso, la sua specialità, è arrivato un oro, mentre ha vinto un po’ a sorpresa un bronzo nei 100 dorso, la sua nuova frontiera. Ha sfruttato al meglio i forfait dei campioni del nuoto che, dopo i Mondiali di Budapest, sono ripartiti per gare di Coppa del Mondo, lasciando spazio ad atleti in crescita.

È soddisfatta del risultato ottenuto, ma non troppo: «Il mio problema è l’ansia. Non è possibile che ai regionali nuoto i 200 in 2’13 e agli italiani vinco l’oro con 2’14. Devo lavorare molto, altrimenti non riuscirò a spiccare il volo. Volevo le Universiadi, ma i miei tempi erano sempre alti: andavo a mille in allenamento, in gara crollavo. Ma sono convinta che allenando testa e corpo, i risultati arriveranno».

Intanto ci sono due medaglie in più: «Se un podio nei 200 dorso sentivo che era alla portata, nei 100 il risultato non era così scontato. Sono scesa di un secondo e mezzo rispetto a un mese fa, merito del grande lavoro svolto con il coach. A questo punto, si può pensare di andare sul podio anche agli Assoluti».

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