Polemica sullo stadio
«Pagheremo a fine anno»

Toni morbini dal Comune: «Contiamo di poter incontrare al più presto, i dirigenti del Como. Non c’è nessuna tensione, nessun termine perentorio»

Il Como è in arretrato con il pagamento dell’affitto del Sinigaglia al Comune, ma è una questione assolutamente riconciliabile. Anche stando a quanto arriva dall’Amministrazione stessa, per bocca dell’Assessore al patrimonio, Francesco Pettignano.

Riepilogo dei fatti: tra la società e il Comune esiste un accordo per l’affitto dello stadio a poco più di 30.000 euro per la stagione. Accordo che tra l’altro deve ancora essere ufficialmente formalizzato. Il Como dovrebbe pagare la parte di affitto sino a oggi, inoltre sarebbe stata chiesta una cifra di acconto di 10.000 euro per le spese vive – in sintesi le bollette -, sulla cui entità però c’è della discussione tra le parti. Si è parlato di ingiunzioni, di termini perentori oltre i quali la struttura non sarebbe più occupabile dal Como, ma è proprio Pettignano a buttare per primo acqua sul fuoco. «Per quello che mi compete, come Assessore al patrimonio, ho dovuto ovviamente portare l’informazione in Giunta, soprattutto sul fatto che il contratto vada ancora formalizzato. E conto di poter incontrare al più presto, spero settimana prossima, i dirigenti del Como perchè questo avvenga e per accordarci sui pagamenti. Non c’è nessuna tensione, nessun termine perentorio».

In realtà una lettera in cui si parla di termini precisi per ottemperare al pagamento esiste, e i termini sono già anche scaduti da giorni. Pena lo sgombero della società dai locali del Sinigaglia. Ma non sembrerebbe esserci, almeno a parole, alcuna intenzione di avviare una guerra. «Con il Comune abbiamo sempre collaborato – dice Roberto Felleca -. Adesso chiediamo di poter pagare l’affitto a maggio, a fine stagione. Nel frattempo abbiamo invitato l’Amministrazione a fare un sopralluogo allo stadio, per vedere quante cose non funzionano, a cominciare dai bagni, quasi tutti inaccessibili. E siamo anche disposti a metterci i soldi noi e a effettuare anche lavori che non ci spetterebbero, magari trattando sull’affitto. Crediamo che sia interesse di tutti poter lavorare insieme in modo costruttivo. Mi spiace che qualcuno travisi il nostro atteggiamento, che nei confronti del Comune resta sempre di collaborazione e non di scontro». Ma la vicenda attende comunque ancora una chiusura.n 

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