Pozzi (Rane Rosa): «Un dispiacere
essersi fermati da primi in classifica»

L’analisi dell’allenatore della Como Nuoto femminile, capolista in A2

Chiuso in casa. Come tanti. Il morale resta alto, in casa Pozzi, nonostante il distacco dalla squadra che allena cominci a farsi sentire.

Stefano “Tete” Pozzi, allenatore della Como Nuoto femminile in A2, si aggira per i locali della sua abitazione tentando di dare una mano alla moglie nel riordino forzato delle suppellettili, «il problema più grosso – e la voce si spegne leggermente – è che sul cibo sono estremamente controllato, e questo un po’ mi dispiace».

Gli allenatori hanno dato ai propri atleti una serie di indicazioni, di esercizi da svolgere: come ti sei comportato con le tue Rane Rosa? «In maniera diametralmente opposta. Ovvero, all’inizio inviavo suggerimenti sulla preparazione a secco, poi dato che su Internet impazzano video sul tema ho lasciato perdere. Le ragazze cercano di farmi credere che si stanno allenando per conto loro, mi mandano anche dei video. Peccato che abbiano tagliato le parti precedenti e seguenti, quelle in cui si ammazzano di Nutella o di carbonara. Sarei già felice se alla ripresa, quando e se sarà, ognuna di loro non fosse ingrassata oltre i cinque-sei chilogrammi. Tra l’altro non ho notizia da qualche giorno di Virginia Boero che vive con Maria Romanò e Gaia Lanzoni: non vorrei che le due se la fossero mangiata…».

Mandi messaggi alle tue atlete? «Non sono uomo da video conferenze, anche perché dovrei cambiarmi d’abito ed abbandonare il pigiama in cui mi trovo perfettamente a mio agio. Vivo sereno il periodo e confido ovviamente nell’efficacia delle misure prese dal Governo».

Certo che il virus è arrivato nell’anno sbagliato, quello in cui la Como Nuoto ha detto al mondo: vogliamo vincere il campionato. «Abbiamo solo manifestato un’intenzione e guarda cos’è successo, pensate se l’avessimo già dato per certa la vittoria finale... Mi spiace aver dovuto interrompere il cammino da prime in classifica, però in fondo il torneo era iniziato da poco quindi se potremo riprenderemo da lì il cammino cercando di dimostrare il nostro valore».

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