Premi Fair Play Panathlon
Fancellu, Riva e S. Bartolomeo

Numeroso pubblico a Villa del Grumello per la Giornata Internazionale del Fair Play organizzata dal Panathlon di Como

«Mi scuso per il ritardo; ma dovevo fare un compito in classe, ho già rimediato troppe assenze dall’inizio dell’anno scolastico». Il ciclista canturino Alessandro Fancellu, medagliato recentemente ai Campionati Mondiali Junior di Innsbruck, si è presentato così al numeroso pubblico recatosi a Villa del Grumello per la Giornata Internazionale del Fair Play organizzata dal Panathlon di Como.

Parlando della motivazione che gli ha permesso di vincere il Premio Fair Play al Gesto, per aver concesso la vittoria ad un compagno di squadra che con lui era andato in ”fuga” durante una gara, ha detto candidamente: «Era giusto che finisse così».

Antonello Riva, colonna portante del Pallacanestro Cantù e della Nazionale, dai primi anni ’80 e poi per quasi un ventennio, ha ricevuto Il Premio alla Carriera dal presidente del sodalizio panathletico comasco Achille Mojoli. «Non nascondo la mia emozione nel descrivere la telefonata di Ceriani che mi annunciava d’essere stato prescelto dal Panathlon per il Premio alla Carriera 2018».

Enrico Bello, presidente della società sportiva Libertas San Bartolomeo, ha ritirato il Premio per la Promozione dello sport venendo accompagnato da diversi atleti del suo sodalizio sportivo. «Senza di loro non sarei stato qui» ha esclamato il capo amministratore del gruppo sportivo nato all’ombra della chiesa di San Bartolomeo in via Milano.

All’inizio della Giornata Fair Play, tradizionalmente ospitata nella splendida location di Villa del Grumello, s’è svolta la sottoscrizione della “Dichiarazione etica del Panathlon” e della “Carta dei doveri del genitore nello sport”. Tredici le società sportive e due i Comuni, di Villa Guardia e Fino Mornasco, che tramite i rispettivi presidenti e sindaci, hanno apposto la loro firma sulle Carte dei Valori sportivi promosse dal Panathlon International.

Quando è venuto il turno della presidente della Polisportiva Fino Mornasco, per tutta la sala s’è diffuso un senso di commozione. Elisabetta Francescucci, figlia di quella grande persona che era Arduino, con la sua presenza ha ricordato a tutti la figura di suo papà scomparso lo scorso mese di settembre. Un uomo come Arduino Francescucci sapeva bene il significato di Fair Play, visto che per tutto il corso della propria vita ne applicò sempre i suoi

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