Presentato Teleios
Il simulatore magico

A presentare c’erano Federica Masolin e Matteo Bobbi vale a dire due delle voci di Sky per la F.1. Bobbi: «Impressionante»

Una presentazione in grande stile, nella sala convegni dell’Hotel Sheraton di Tavernola, alla presenza di ospiti e manager rampanti (tra cui l’ad della Pallacanestro Cantù Andrea Mauri e Daniele Brunati di Amici di Como). Et voilà, è caduto il velo che celava le forme di Teleios, il simulatore 2.0 per le corse in macchina virtuali ideato dai due giovani imprenditori e piloti di kart, Simone Cunati e Leonardo Bernasconi. Sul palco (con i colori scelti dal ferrarista) la versione che sarà spedita al pilota della Ferrari Charles Leclerc, che ne diventerà il testimonial.

Di cosa si tratta? Simone Cunati, fortissimo pilota di kart, 23 anni, attualmente leader del Tricolore e in corsa nell’Europeo, durante il lockdown aveva notato come i piloti che comparivano in tv da casa, nelle gare Esport di Gran Premi virtuali, fossero tutti posizionati in postazioni posticce. Così ecco una creazione assolutamente al top: una postazione di guida che ricalca gli equilibri e la postura di una sedile di monoposto, con una serie di accessori (regolazione elettrificata, web cam, schermo per telemetria in tempo reale, gestione dei social e dello streaming, ventolina per raffreddare il posto di guida) che fa fare un salto in avanti alla pratica di chi, per competizione, per lavoro o per divertimento, si mette alla guida di un simulatore.

A presentare c’erano Federica Masolin e Matteo Bobbi vale a dire due delle voci di Sky per la F.1. Bobbi è un pilota e usa spesso il simulatore, per cui il suo parere è importante: «Impressionante. Un salto in avanti nel concetto di chi usa questi marchingegni. Capisco che molti qui saranno colpiti dalle forme e dalla grafica, dai materiali di primo livello (alcantara per gli interni, ndr) o per il fascino, ma io da pilota vi dico che guidare il simulatore con una posizione di guida che ricalca quello della monoposto, può portare a un incremento importante delle prestazioni».

La conferma è arrivata immediatamente da Simone (che questa domenica si giocherà il titolo italiano di kart, vero e non virtuale, al volante). «Tra i nostri obiettivi c’era quello di far andare più forte chi fa queste gare virtuali. La posizione di guida è fondamentale. E ve lo dimostro io che, dopo averlo provato, sono riuscito a battere il record mondiale della pista di Monza con vetture Gt». Poi quasi a mezza voce: «E poi abbiamo deciso di costituire un team per i campionati Esport».

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