Primi nodi del nuovo Como
Ganz, Peli e H’Maidat

Difficile parlare di futuro tecnico, per il Como. Così come per ogni altra squadra di serie C. Ma i temi ci sono

Difficile parlare di futuro tecnico, per il Como. Così come per ogni altra squadra di serie C. Non si sa quando si giocherà, se verrà ripreso il campionato in corso, se si passerà direttamente a quello successivo e, in questo caso, quando si comincerà la nuova stagione. Non si sa nemmeno se sarà necessario allungare i contratti in scadenza o di prestito sino a coprire l’eventuale allungamento della stagione in corso. Difficile programmare e fare delle strategie. Ma a richiamarci alla realtà, anche se in modo del tutto teorico, è stata la conferma del direttore sportivo Ludi. La sua conferma significa aprire un finestra sul futuro. Quanto la squadra sarà rinforzata, dipenderà da un budget che deve ancora essere annunciato (Gandler ha detto che sarà messo a punto dopo la chiusura formale della stagione in corso), ma intanto possiamo immaginare già tre nodi da affrontare per il futuro. Tre situazioni che riguardano tre giocatori che, per ragioni diverse, non sono certi di restare in azzurro. Anche tre giocatori non banali, tra l’altro. Ganz, il cui prestito dall’Ascoli va ridiscusso dall’inizio, Peli, su cui deciderà l’Atalanta, e H’Maidat la cui conferma è tutta da decidere.

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