Santi, poeti e allenatori
Storie azzurre in panchina

Ne abbiamo conosciuti tanti e ognuno con la sua filosofia: quella da mettere in campo e quella da raccontare nello spogliatoio

Santi, poeti e... allenatori. Prima ancora di fare una necessaria lista di nomi e storie delle panchine del Como e dei suoi padroni, va inquadrata questa figura della storia azzurra. Poeti? Certo.

Ne abbiamo conosciuti tanti e ognuno con la sua filosofia: quella da mettere in campo e quella da raccontare nello spogliatoio. Tattica ed empatia. Schemi e rapporto con i giocatori. Manica larga o stretta, dittatori o democratici, offensivi o difensivi, ironici o permalosi. Caratteristiche umane che poi, però, trasferivano anche in campo. Ma soprattutto, santi. Perché bisogna essere dei santi ad allenare a Como. Per carità, nulla di particolarmente inquietante o pericoloso, non le adunate fuori dagli spogliatoi e gli attacchi di massa. Sul giornale di oggi parlano Marchioro, Dominissini, Bianchi, Tardelli, Trainini ,Marini e Colella.

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