Hockey Como, che succede? Passeggia anche Varese

Niente da fare, nel derby è arrivata la quarta sconfitta consecutiva. Ora è crisi

VARESE-HOCKEY COMO 6-2

Marcatori:p.t. 4’55” e 12’41” Raimondi (Va); s.t. 3’56”, 8’36” e 9’49” Franchini (Va), 16’51” Piccinelli (Va); t.t. 6’07” Harwell (Co), 16’30” Dinicola (Co).

COMO: Codebò, De Biasio, Fusini, Ghiglione, Caletti, Formentini, Gasparini, Dinicola, Ambrosoli, D’Agate (36’51”), Marcati, Paramidani, Vola, Harwell, Tesini (23’09”), Taufer, Re, Pirelli, Guaita. All. Da Rin.

NOTE parziali 2-0; 4-0, 0-2. Tiri 40-35, penalità 12-12.

Niente da fare: l’Hockey Como non sa più vincere. L’ostacolo di ieri sera, nella quinta di ritorno della prima fase dell’Italian hockey league, non era dei più semplici, con il Varese che è lanciato verso il primo posto in classifica, ma la sconfitta - la quarta di fila - è stata davvero pesante nel punteggio (come quella di giovedì nel 2-7 casalingo con il Pergine). Nemmeno l’aria del derby (potrebbe anche essere stato l’ultimo della stagione,salvo incroci nei playoff che il Como deve conquistare nella seconda fase) ha dato la scossa. Sembra lontanissima la striscia di cinque vittorie di fila.

Alla prima leggerezza dei biancoblù (Riccardo Codebò, sulla panca dei cattivi) i padroni di casa “rompono il ghiaccio” con Raimondi. I ragazzi di coach Massimo Da Rin faticano a produrre azioni pericolose (solo 5 le conclusioni verso la porta avversarie contro le 19 dei prealpini) e così Raimondi trova il raddoppio. Il secondo periodo è una déblace per i comaschi che incassano quattro reti. Mattatore Franchini che spedisce per tre volte il disco alle spalle del portiere comasco Mattia D’Agate.

Nel finale c’è gloria anche per Piccinelli che nella passata stagione ha giocato in riva al lago. Coach Da Rin cambia l’estremo difensore facendo entrare Federico Tesini. Nel terzo periodo arriva la prima gioia per i biancoblù grazie a Harwell, che sfrutta il power play e l’assist di Dinicola. I due statunitensi si scambiano il favore dieci minuti dopo con Harwell che mette il disco sul bastone di Dinicola, per la seconda rete, che serve solo a rendere meno pesante la sconfitta.

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