Suat, un ritorno vincente

Il pugile albanese ma ormai comasco di adozione ha iniziato la sua rincorsa al titolo di campione italiano dei pesi piuma

Tornare non era semplice, vincere meno che scontato. Ma il ritorno sul ring di Suat Laze, all’Hurricane Club di Boffalora sopra Ticino, è stato quasi perfetto. Il pugile di origine albanese, da poco cittadino italiano, ha iniziato la sua rincorsa al titolo di campione italiano dei pesi piuma contro un avversario esperto, l’ungherese Vsaba Stir, battuto ai punti dopo sei round, in una riunione mista organizzata dal Royal Boxing Team e dal Francis Boxing Team. Trentasei anni, Laze ha ritrovato motivazioni e voglia di combattere, a tre anni dall’ultima esibizione. Un rientro con mille incognite, legate alla lunga inattività e all’età. Per sua stessa ammissione, Laze non era essere al top: «Mi sento al quaranta per cento delle mie possibilità», aveva detto alla vigilia. Ma, una volta sul ring, trascinato dall’affetto e dal tifo della moglie Sara, dei due bambini e della famiglia allargata composta dai suoi allievi della Suat Boxe, è stato tutto più facile. «Ammetto che prima del match c’era parecchia tensione, gli interrogativi erano tanti. Ero sicuro di me e del match che avrei voluto disputare, ma sul ring le cose possono cambiare. Per fortuna, ha condotto l’incontro come volevo, contro un pugile esperto e forte come Stir».

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