Superbike negli States
Corti resta a piedi

Il pilota comasco doveva esordire domenica, poi la doccia fredda: il suo team ha ridotto i programmi per problemi di budget

Un fulmine a ciel sereno.Anche se qualche avvisaglia c’era stata. Claudio Corti è sostanzialmente a piedi. Il programma nel campionato americano Superbike è saltato all’improvviso. E per dare un senso a questa definizione, basta pensare che il pilota comasco di 29 anni aveva il biglietto aereo per recarsi negli Usa il 16 aprile, dove il 23 scatta il campionato statunitense delle derivate di serie che Claudio avrebbe dovuto affrontare con il Team HSBK, come l’anno scorso.

Invece, la doccia fredda. A Claudio è stato comunicato che, per ragioni di budget, il programma della squadra si è ridotto, e non di poco: solo qualche gara del campionato e una partecipazione come wild card alla prova del mondiale Superbike di Laguna Seca. Tra l’altro un programma che al momento, per quel che riguarda la partecipazione del pilota comasco, è solamente un’ipotesi.

Eppure due settimane fa, Corti era stato negli Usa a parlare con la squadra, e nel contempo erano state realizzate le nuove tute da gara. Segno che, comunque, l’idea era quella di cominciare. Invece, all’improvviso, è arrivato lo stop. «Un brutto colpo - ha detto Claudio tra il deluso e l’arrabbiato -. Al momento non so nemmeno io cosa dire. Pare sia sfumato tutto all’ultimo momento. Vedremo nelle prossime settimane, ma l’unica certezza è che non saremo alla gara d’esordio. Boh».

Lo scorso anno Corti era stato tra i protagonisti del campionato Supertock dove aveva ottenuto otto vittorie e il terzo posto in campionato. Il futuro passa per il suo mantra: «Non voglio pagare per correre».

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