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Mercoledì 17 Giugno 2015
Uboldi: «Stavolta ho rischiato»
Saltato giù dall’auto in fiamme, esplode la rabbia: «Non c’erano addetti per spegnere il fuoco. Assurdo»
AUTOMOBILISMO
«Stavolta me la sono vista brutta...». È successo a Magione, nella terza prova del campionato italiano Prototipi. Dopo un contatto con un rivale, è ripartito ma poco dopo la vettura è andata a fuoco.
«Con la coda dell’occhio ho visto una lingua di fiamme che usciva all’altezza del mio casco. Ho accostato velocemente nel rettilineo di partenza, e sono balzato giù dall'auto. È stato pericoloso perché non mi ero accorto, andando, che le fiamme si stavano propagando, e le operazioni di stacco delle cinture e del tubo legato al casco mi hanno fatto stare per qualche secondo vicino al fuoco. Tanto che ho avuto leggere bruciature sui polsi, che io uso lasciare scoperti con i guanti rivoltati per difendermi dal caldo. Ma non lo farò più».
Ma poi c’è una seconda parte. Quella della rabbia per quello che è avvenuto dopo. «Non c’era nessun addetto pronto a intervenire su quel lato della pista. Allora ho attraversato il nastro d’asfalto e mi sono diretto verso la postazione dei commissari. C’era un estintore sul muretto, ho cercato di azionarlo ma non andava. Per la rabbia l’ho gettato a 50 metri di distanza. Solo alla fine sono arrivati due addetti che hanno spento il fuoco. A me importa la sicurezza. Ora voglio sapere perché il personale non è intervenuto tempestivamente. Voglio sapere se i requisiti di sicurezza sono uguali per tutte le piste».
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