Vecchi ultrà in tribuna
Allo stadio il tifo si sdoppia

Un gruppo di vecchi curvaioli ha preso posto nel settore centrale. Con coriandoli e cori

Qualcosa è cambiato. Allo stadio Sinigaglia. E se ne sono accorti subito tutti.

Un gruppo di vecchi ultrà, cinquantenni più o meno, ha lasciato la curva per la tribuna centrale. Dove forse in gioventù, vuoi per il portafoglio, vuoi per spirito curvaiolo, non avrebbero mai messo piede.

Ma oggi le cose sono cambiate. Sotto molti aspetti. E così per loro è venuto il momento di traslocare. Non è solo una questione di zone e spostamenti. Quando la radio locale, domenica appena finita gara, ha mandato in onda una intervista al presidente Porro, sembrava di ascoltare un collegamento da Wembley. Cori possenti e coinvolgenti quasi cancellavano la voce di Porro. Facile, il motivo: bastano una cinquantina di voci all’unisono sotto la tettoia della tribuna, che l’effetto è raddoppiato.

Già, perché la nota curiosa è proprio questa. Il gruppo di ultrà, vecchi lupi con il manto grigio, che in curva era un po’ più passivo, e lasciava al gruppo più numeroso d ei giovani ed estremi il compito di sostenere la squadra, in tribuna ha ritrovato i vecchi ardori. Persino una sorta di coreografia con il lancio di coriandoli come si faceva negli Anni Settanta: cori insistenti, gli stendardi a colorare quella fetta di stadio sin qui smunta

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