«Velocità o ostacoli? Sorpresa»
Intanto Ali s’allenerà con Tortu

Il velocista dell’Albatese è appena passato alle Fiamme Gialle

Fra sei mesi farà il giuramento, ma intanto ha già ricevuto l’abbigliamento delle Fiamme Gialle. L’ingresso nel gruppo sportivo militare è un grande passo in avanti, nell’attività sportiva e nella vita per Chituru Ali.

L’albatese è entrato nel mirino dei “finanzieri” ed è diventato compagno di squadra di Filippo Tortu e Fausto Desalu, i più forti velocisti italiani. «Sono soddisfatto, ma è solo una tappa della mia carriera - dice Ali -. Adesso devo continuare con i risultati, provando a migliorare sempre di più».

Nella velocità o negli ostacoli?. «È una sorpresa: lo scoprirete la prossima stagione», risponde con un sorriso. La prossima stagione è quella olimpica. Il comasco ha solo 21 anni e Tokyo potrebbe essere troppo vicino. «Perché non provarci - dice -? Adesso mi sto allenando fino a gennaio e poi vedremo come andranno le prime gare all’aperto».

Il suo nome era stato fatto dai responsabili azzurri in chiave staffetta. Magari assieme al nuovo compagno di colori, Tortu. «In questo momento la mia unica preoccupazione è correre:perché mi piace correre -spiega -.Non mi pongo traguardi da raggiungere, nemmeno con il cronometro. Cerco di andare ogni volta un pochino più veloce della precedente. Sto lavorando come il mio coach Daniele Parrilli, proprio per questo».

Il 2020, seppur tra mille difficoltà, ha portato l’albatese all’attenzione del grande pubblico e dei tecnici. La prossima stagione dovrebbe essere un altro passo in avanti. «Sto lavorando forte - ribadisce Ali -. Le sensazioni che arrivano dagli allenamenti sono positive. Ci sono dei miglioramenti netti e costanti che però dovrò dimostrare poi in pista. Sicuramente sono molto deciso e ho tutte le intenzioni di far bene. A luglio ci sono gli Europei Under 23 dove mi piacerebbe mettermi in luce».

E così si ritorno al dualismo velocità-ostacoli. Un “mistero” che il comasco, per ora non vuole proprio svelare. Una cosa però può farla:parlare delle differenze tra le due specialità. «Apparentemente la velocità è più semplice, anche perché non hai le barriere da superare -spiega -. Sui blocchi di partenza sei meno preoccupato nei 100 metri visto che non devi pensare, come nei 110 ostacoli, al primo salto da effettuare dopo pochi metri. E poi a non sbagliare i passi da fare:sono quelli e non puoi assolutamente fallire. Nel piano la corsa può essere più libera ed è sicuramente meno “morbosa” che negli ostacoli».

Quindi meglio la velocità pura? «Ma anche qui non basta il gesto naturale - aggiunge Ali -. Per andare sempre più forte bisogna mettere molta attenzione alla tecnica, anche ai piccoli particolari come la posizione delle braccia o del corpo».

Particolari che diventano fondamentali, quando si viaggia sul filo dei centesimi. «Le due partenze poi sono diverse - prosegue l’albatese -. Comunque adesso mi sto preparando in entrambe le specialità».

A proposito di preparazione, il prossimo anno c’è la maturità, nel corso di amministrazione finanziaria. «La vecchia ragioneria», dice Ali.

Un diploma che nelle Fiamme Gialle può sempre fare comodo.

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