«A Cucciago i soldi, a noi il traffico»
La cava si allarga e Cantù dice basta

Il via libera a Italcave provoca la reazione di Di Febo, che chiede contropartite

Opere (come il parcheggio da 20 posti già previsto), ma anche l’alleggerimento di Asnago

La cava è a Cucciago ma i disagi si riversano tutti su Cantù Asnago, il che è una costante da anni. Il Comune di Cantù, però, adesso è intenzionato a cambiare le cose, chiedendo di individuare una strada alternativa per l’ingresso dei camion e battendo cassa per ottenere una compensazione, in denaro o meglio ancora in opere pubbliche a favore della frazione.

Una convivenza ormai lunga decenni e da sempre molto travagliata quella di Cantù Asnago con le cave. Anche perché i suoi abitanti hanno sempre puntato il dito contro il fatto di patire in esclusiva i disagi causati da siti che ricadono su Cucciago.

L’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Di Febo, dopo il rinnovo amministrativo, aveva bussato al municipio cucciaghese, per cercare di capire se si potesse ottenere qualcosa in più a favore di Cantù. Ovvero risorse economiche, derivate dei contributi che Cucciago percepisce. L’ultimo piano cave aveva “graziato” Locate Varesino, Mozzate e Cermenate, contemplando invece un ulteriore ampliamento della cava ai piedi di via Montina, raggiungendo così i 2 milioni e ottocento metri cubi. Anche se i ritmi del comparto edile non sono quelli di un tempo, si parla di almeno un’altra dozzina d’anni di attività. La questione arriverà la prossima settimana in Provincia, per la conferenza di servizi finale.

I servizi su “La Provincia” di sabato 26 marzo 2016

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