A pranzo con Green pass del collega
Cantù, multa da 400 euro e denuncia

Nei guai un cinquantenne di Carate Brianza. Ora è anche accusato di sostituzione di persona

Per entrare e sedersi al ristorante ha usato il Green pass di un collega di lavoro. E poi è rimasto a cena. Tranquillo e felice. Finché non è arrivato un controllo della polizia locale di Cantù a far saltare il trucco: 400 euro di multa e denuncia alla Procura di Como per sostituzione di persona.

Il messaggio che viene dato dal comando di via Vittorio Veneto è che chi prova a fare il furbo, rischia.

Da quando è stato introdotto il Super Green pass, con i contagi che salgono anche a Cantù, non è certo tempo di scherzi. Come quello che invece ha provato a tirare, alle spalle di tutti quelli che, magari tra una dose e l’altra di vaccino, preferirebbero non ammalarsi, un cinquantenne residente a Carate Brianza. Cliente di un ristorante nell’area centro-nord della città.

E quindi, nell’ambito delle verifiche sul rispetto delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19 che certo non è finita, la sera dell’8 dicembre è stata, tra le altre iniziative degli agenti, sottoposta a controllo un’attività di ristorazione della città.

Alle 22 circa, gli uomini del comando sono entrati nel ristorante per chiedere l’esibizione del Green pass agli avventori. I più l’hanno mostrato senza esitazione. Uno se n’è uscito con una frase stramba: «Ho lasciato in auto il Green pass...». Che potrebbe sembrare anche una specie di “torno subito” con il retrogusto della possibile fuga.

Piccolo particolare: il personale del ristorante ha affermato di aver correttamente eseguito le verifiche di competenza. Quel cliente, il Green pass, l’aveva regolarmente esibito. Ma era la certificazione verde di un’altra persona: un collega di lavoro.

Il cliente è stato identificato e denunciato all’autorità giudiziaria per sostituzione di persona. Perché, al fine di procurare a sé il vantaggio di farsi una serata al ristorante, in violazione alle norme di contenimento dell’epidemia, si è sostituito infatti al vero titolare del Green pass. Esibito per mettersi al tavolo. Chissà se il collega è vittima o complice del trucchetto. Nel mentre, il protagonista, il cliente dalla doppia identità, si è beccato anche 400 euro di multa.

Christian Galimberti

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