Alzate, 7 multe dal Photored
Una beffa per pochi centimetri

Via 14 punti in totale. Ricorso al prefetto di un automobilista, Osvaldo Uraghi: «Linea d’arresto superata, ma mi sono fermato al semaforo al rosso». Il sindaco: «Sanzioni ridotte»

C’è il primo ricorso al prefetto contro le multe al semaforo con photored di Alzate: le contravvenzioni contestate non sono quelle relative a chi attraversa l’incrocio con il rosso, ma a chi, inconsapevole, si ferma qualche centimetro dopo la striscia di arresto. Un’infrazione che, altrove, ai photored, non viene contestata. Ma ad Alzate, e a quanto sembra soltanto da qualche mese, sì. Prima che arrivassero gli accertamenti, qualcuno, scopre ora, ha più volte commesso quella infrazione.

Osvaldo Uraghi è arrivato a sette multe, 46 euro e 40 centesimi, dice, se si paga entro cinque giorni, e due punti in meno dalla patente. «Ho fatto ricorso al Prefetto - dice - si stanno lamentando tutti. E il portalettere sta distribuendo tantissime multe a tutti».

Uraghi è il secondo automobilista a lamentarsi del tipo di infrazione. Il primo, a luglio, era stato Graziano Caprani, 68 anni: tre multe, approfondimenti affidati a un legale. Ora, protesta Uraghi. Che, dopo aver sentito un avvocato, ha presentato infine ricorso al prefetto di Como Andrea Polichetti.

L’accusa dell’automobilista

«A febbraio - racconta Uraghi - ho preso due multe per aver oltrepassato la linea di arresto al semaforo sulla strada provinciale Como-Bergamo, l’ex statale Briantea: 46 euro e 40 centesimi l’una, che ho pagato entro i cinque giorni. Ma poi mi sono rifiutato: il 22 giugno, dopo tre mesi, me ne sono arrivate altre cinque. Il postino gira con il bauletto strapieno di queste multe, fatica a distribuirle, talmente sono tante. Sulla Briantea passano migliaia di auto ogni giorno, e non c’è la minima segnalazione. Parliamo di superare una riga di qualche centimetro senza attraversare l’incrocio. Non mi sembra una cosa molto corretta. Due punti per sette multe, farebbe 14 punti in meno sulla patente: assurdo».

La replica del sindaco

«Articolo 146, comma 2 per arresto dopo la linea, comma 3 per passaggio intersezione con semaforo rosso - le parole del sindaco Mario Anastasia - La multa viene erogata se l’automobilista supera ampiamente la linea di arresto quando il semaforo è già rosso: se si passa la linea di arresto con il giallo non scatta la sanzione. La mia raccomandazione non può che essere quella di non attraversare o impegnare l’incrocio quando il semaforo è rosso in quanto si può mettere a rischio la vita di persone o quantomeno si possono creare problemi alla normale circolazione stradale».

Quando al semplice superamento della linea: «La sanzione per il comma 2 ovvero se si passa con il rosso ma non si attraversa completamente il semaforo, è molto inferiore rispetto all’attraversamento completo del semaforo, proprio per la minore gravità dell’azione: 42 euro in comma due, 167 euro il comma tre, due punti in meno per il comma 2, sei punti il comma 3 - ricorda - La sanzione è rilevata in automatico da una telecamera. Se una persona ha preso più di una multa, è perché ha fatto più volte la stessa infrazione e quindi non può che essere sanzionata più volte secondo quanto previsto dalla normativa».

Christian Galimberti

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