Cabiate, «Ha ucciso Sharon, merita l’ergastolo»

La Procura chiede il carcere a vita per Marincat: «Ha agito con crudeltà, per futili motivi contro un’indifesa». L’avvocato difensore: «L’ha colpita e lo ha confessato, ma non voleva la sua morte». La sentenza fra tre settimane

Fu omicidio volontario. Non ha alcun dubbio il pubblico ministero Antonia Pavan che, ieri mattina, nella sua requisitoria ha chiesto il carcere a vita per Gabriel Robert Marincat, il giovane che lo scorso inverno ha ucciso a botte la figlia della sua convivente, la piccola Sharon Barni. Per contro il difensore dell’imputato, Stefano Plenzick, ha ribattuto che quella morte non fu né voluta né cercata, ma che al più siamo di fronte a un omicidio preterintenzionale, ovvero un delitto in conseguenza di un’azione violenta il cui scopo non era però quello di uccidere.

Per la sentenza bisognerà attendere ora quasi tre settimane. La corte d’Assise ha concesso un termine per eventuali repliche da parte di accusa e difesa e aggiornato l’udienza al 6 dicembre prossimo, quando deciderà le sorti di questo ragazzo che nel gennaio dello scorso anno ha aggredito senza alcun motivo valido una bimba di 18 mesi che lo chiamava papà uccidendola a botte.

L’articolo completo sull’edizione di giovedì 18 novembre de La Provincia

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