Cabiate, l’addio a Draghi
con il rombo delle moto

Folla per salutare il presidente del Moto Club Galliano, vittima a 54 anni di un incidente in Toscana. Gli amici: «Ti ricorderemo in ogni viaggio, ti vediamo brindare da lassù mentre ci indichi la direzione giusta»

Il saluto è il rombo delle moto, accese tutte insieme, mentre il carro funebre accoglie la bara con il cuscino di rose, sotto il cui legno riposa per sempre Roberto Draghi, morto a 54 anni.

Sono arrivati in tanti per il funerale. Qualcuno grida al cielo un “ciao Roby” che non può avere risposta. Mentre il sagrato della chiesa di Santa Maria Nascente, a Cabiate, si scioglie in un altro applauso, e poi si gela. Il carro funebre se ne va, tutti sembrano smarriti. Il pianto, senza consolazione, è delle due figlie ventenni, della moglie.

Il giovedì dell’addio, per Draghi. Morto in moto sabato pomeriggio mentre con i soci del club, gli amici di una vita, stava andando ad un raduno nelle Marche.

A portare il feretro, sono proprio gli amici del Moto Club Galliano. Presenti in massa, con il loro giubbetto scuro, la scritta del club. Ci sono la moglie e le due figlie, di 20 e 24 anni. E poi, gli amici del Vespa Club di Cantù. Il Moto Club di Cabiate.

Da Novedrate, con un bus da cinquanta posti, i colleghi della Salice. Dove Draghi ha lavorato per una vita, e dove era caporeparto. Anche qui gli volevano bene. A fianco del libro con le firme delle partecipazioni a lutto, c’è una foto. Roberto, con i suoi occhi azzurri. Una frase sul retro. «Ricordatemi così. Con un sorriso».

Infine, il messaggio letto da una socia del Moto Club. «Ciao presidente, tutti gli amici sono qui per seguirti di nuovo in un viaggio triste. Il tuo motto, “Si parte insieme, si torna tutti insieme”, è stato un grande insegnamento. Ti ricorderemo in ogni viaggio, in ogni birra».

E conclude: «Ti vediamo brindare da lassù, insieme a uno dei tuoi miti, alla salute, da un terrazzo vista Terra, mentre ci consigli la direzione giusta da scegliere. A presto Roby».

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