Cantù, caso postivo al deposito Asf
«Andava chiuso e sanificato tutto»

Il sindacato segnala che «invece solo cinque colleghi sono stati messi in quarantena». La replica dell’azienda: «Seguiti i protocolli, isolato chi ha avuto contatti, come a Como e Dongo»

Un caso di coronavirus al deposito Asf di Cantù e cinque colleghi, per questo, in isolamento domiciliare. Ma gli altri, quelli rimasti in servizio, non si sentono sicuri e vorrebbero che anche qui, come accaduto a San Fedele d’Intelvi, si chiudesse, per procedere con la sanificazione, come richiesto ad Asf Autolinee e ad Ats da parte dei sindacati. Finora, senza esito. Un episodio che rende più che mai attuale l’appello che le parti sociali rappresentanti dei trasporti comaschi, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, hanno presentato nei giorni scorsi con una nota unitaria chiedendo un intervento immediato al prefetto, a Confindustria e ovviamente ad Asf Autolinee per tutelare gli autisti, che, per garantire un servizio pubblico importante, sono regolarmente in servizio.Nei giorni scorsi è emersa la positività di un dipendente di Asf al deposito di via Grandi, per questo, in osservanza a quanto previsto dal protocollo sanitario, cinque lavoratori che hanno avuto contatti con l’uomo sono stati posti in isolamento.

Tra i colleghi, però, c’è apprensione, per se stessi e per le proprie famiglie. E si sarebbe auspicato che anche qui, come al deposito di San Fedele d’Intelvi, dove era emersa la positività di un dipendente, si arrivasse alla chiusura. L’azienda di trasporto replica che nel caso canturino si è proceduto come accaduto per esempio a Dongo e a Como, quindi solo le persone che hanno avuto contatto diretto con la persona affetta da Covid-19 sono state poste in isolamento, sottolineando che, a Dongo e a Como, nessuno dei dipendenti che sono rimasti in servizio è poi risultato positivo. Deposito e autobus sono stati sottoposti alla sanificazione prevista dall’inizio dell’emergenza e, prosegue l’azienda, Asf continua ad agire attenendosi alle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie.

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