Cantù e il ponte a rischio
Verso il via libera ai bus

Primi rassicuranti risultati dagli accertamenti in corso ormai da settimane sul viadotto. L’Amministrazione provinciale pensa di alzare il limite da 7 a 19 tonnellate per consentire il passaggio dei pullman

Alzare il limite sul ponte di Cantù Asnago. E permettere così il passaggio dei mezzi pesanti sino a 19 tonnellate: quasi il triplo rispetto al divieto di transito imposto oggi a chi supera soltanto le 7,5 tonnellate. È questa l’ipotesi su cui sta ragionando la Provincia di Como - proprietaria della struttura, collaudata ormai un secolo fa - dopo una prima lettura dei dati relativi alle indagini compiute negli scorsi giorni. Un’ipotesi che dovrà essere tuttavia vagliata nei prossimi giorni dall’ingegnere ingaggiato da Villa Saporiti.

Sarà necessario ancora qualche giorno, prima che si possa stabilire il nuovo valore. Allo studio c’è anche la possibilità di consentire eventualmente il passaggio di mezzi anche oltre le 19 tonnellate con l’accortezza di un transito, in questo caso, in modalità da senso unico alternato.

Quindi i primi dati, tutto sommato, potrebbero sembrare incoraggianti. A vedere il bicchiere mezzo pieno, infatti, diversi mezzi pesanti, tra cui soprattutto i bus del trasporto pubblico che oggi transitano in deroga sulla struttura tra Cantù e Cermenate - la motivazione sin qui data è che, siccome più lunghi rispetto ai camion, il loro passaggio influisce meno - potranno passare con la piena certificazione che non vi sono problemi. Curiosamente, il peso delle 19 tonnellate è quello sin qui indicato in queste settimane per i bus a pieno carico. Che oggi vanno avanti e indietro per portare gli studenti da casa a scuola a viceversa. Ogni giorno ben 101 corse.

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