Cantù, giunta divisa sul Mercoledrink
«L’ordinanza è da modificare»

Ferrari e Brianza: «Arosio ha voluto dare una scossa, ma l’accordo con i bar ormai c’è»

L’ordinanza che impone il coprifuoco al Mercoledrink, con la chiusura dei bar all’1, non è piaciuta agli esercenti, che chiedono di ritirarla. Ma anche sul fronte politico, all’interno della giunta guidata dal sindaco Edgardo Arosio, le posizioni sono differenti.

Gli assessori negano la spaccatura, ma, nonostante i toni in punta di fioretto, chiedono che il Comune torni – almeno in parte - sui propri passi. E a breve. Nessun terremoto, ripete il vicesindaco Matteo Ferrari: «In una giunta si possono avere idee differenti ma questo non significa che ci sia una spaccatura. Le vere posizioni non sono emerse, emergeranno. Perché in realtà c’è grande convergenza».

Un momento delicato, con l’estate pienamente scoppiata e le scuole concluse. Il che significa che mercoledì si potrebbe avere il primo vero bagno di folla sul crinale. È stato questo, secondo Ferrari, a spingere il sindaco a pigiare il tasto dell’acceleratore firmando l’ordinanza, nonostante proprio lui avesse avviato un confronto con gli esercenti e Confcommercio per giungere a un accordo tra gentiluomini per la gestione della piazza in notturna. «È stato dato un segnale forte – dice – per far sì che non si tergiversasse troppo, non è più tempo per scherzare. Ma siamo compatti e nei prossimi giorni cercheremo un punto d’incontro. Io sono certo di riaprire il dialogo, che non si è mai interrotto».

Intanto però l’ordinanza è stata firmata, con un impatto fragoroso. «Come ho già detto – prosegue – le ordinanze sono fatte per essere modificate e integrate». Ordinanza firmata dal sindaco Arosio, che vede condividere la sua posizione di fermezza sulla questione movida, stando a quanto trapela, dagli assessori di Cantù Sicura Antonio Metrangolo e Alice Galbiati e dal leghista Davide Maspero. Sostengono invece che si debba cercare il dialogo con i locali i forzisti Ferrari e Natalia Cattini e i leghisti Alessandro Brianza e Sofia Guanziroli.

Le parole di Brianza sono molto vicine a quelle di Ferrari: «Queste ordinanze arrivano per dare una risposta concreta in tempi brevi, quasi una misura d’emergenza visto che la piazza già da questa settimana ritornerà a essere molto frequentata. In particolare, era necessario emanare quella sul vetro, scaduta, per questioni di sicurezza, e si è intervenuti anche sugli orari. Io credo però che ci fosse un percorso di dialogo con gli esercenti già intrapreso e che stava per concludersi in maniera positiva, quindi ritengo si debba arrivare fino in fondo e poi agire di conseguenza, recependo la loro disponibilità. Se per una settimana dovranno chiudere all’1, non sarà un dramma».

Anche Alice Galbiati, assessore all’Ambiente, che nei giorni scorsi aveva richiamato alla responsabilità gli esercenti, contribuendo alle spese per la pulizia della piazza, non chiude: «Nella giunta ci sono sensibilità differenti, ma ci sta, non è una spaccatura. Io sono d’accordo con l’idea che si dovesse intervenire, ma ritengo ci sia ancora spazio per il confronto».

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