Cantù resta regina del risparmio
«Ma la corsa al pieno non c’è più»

In città un litro di verde a 1,6-1,7 euro contro 1,7-1,8 di Como e 2 di Chiasso. Rispetto al Canton Ticino si risparmia fino a 19 euro a rifornimento. Caccia al prezzo più basso

Ora, come affermato da qualche benzinaio, ogni tanto c’è persino qualche svizzero che si rifornisce di carburante ai distributori di Cantù.

In una città della Brianza dove la benzina, oltre che costare circa 15 centesimi al litro in meno rispetto a Como, arriva anche a 38 centesimi al litro in meno rispetto al Canton Ticino: non 2,04, come in Svizzera, ma 1,65. Che significa, su un pieno da 50 litri, ben 19 euro in meno.

Detto questo, la sensazione è che tanti, comunque, stiano cercando di risparmiare.

Utilizzano l’auto solo se necessario, non per spreco di carburante. Si fa sentire, quindi, il caro bollette. E l’intera situazione economica certo non spensierata. Inoltre, si assiste alla caccia al prezzo più basso. Con una clientela meno fidelizzata rispetto al passato. Pronta a rincorrere il carburante meno caro di giornata.

Varia fino a due volte al giorno

Ma c’è anche una guerra dei prezzi in corso tra i vari distributori: talvolta persino gli stessi benzinai faticano a comprendere il motivo dietro oscillazioni importanti di diversi centesimi da un giorno all’altro. A dare conto del clima di battaglia per contendersi gli automobilisti, il cambio prezzo, persino, di giornata. I prezzi, nel pomeriggio dello stesso giorno, possono essere già diversi rispetto al mattino.

«Il prezzo piano piano sta scendendo, e la differenza con la Svizzera è tale che si vede anche qualche svizzero - dice Corrado Bolzonaro, Q8 di via Giovanni XXIII - E anche da Como abbiamo tanti clienti. Molti automobilisti, in genere, utilizzano carte e buoni aziendali, per fare benzina. Vengono utilizzati anche buoni sconti commerciali».

Anche Mauro Guglielmetti, pompa bianca a Cucciago, sulla strada provinciale quasi al confine con Cantù, vede i prezzi in discesa. «L’andamento, in questi giorni, è abbastanza tranquillo. I prezzi tutto sommato sono normali, e stanno scendendo ancora. C’è anche da dire che ultimamente si vedono variazioni di prezzo tra un distributore e l’altro con differenze enormi. Sembra tutto un po’ sballato. Rispetto alla Svizzera, siamo scesi sempre di più: le differenze sono davvero importanti», afferma.

Attenzione agli sprechi

Ad ogni modo, la gente sta ben attenta a non sprecare il pieno. «Non ho visto un grande aumento per quanto riguarda le vendite, c’è una frenata - dice Daniela Noseda, Esso, via Milano - Altra stranezza, è il maggiore costo del gasolio rispetto alla benzina. Chi, di Como, fa benzina qui da noi, sfrutta in questo modo la sua presenza a Cantù per altro. I nostri governanti, ad ogni modo, devono decidere una volta per tutte a eliminare le accise: ora sono state tagliate, ma, dovessero ritornare, i prezzi sopra i 2 euro, sarebbe un bel problema».

Da Kerotris, in corso Europa, viene riferito che l’afflusso c’è, anche se vi è stato un calo questa settimana rispetto alla scorsa, quando il distributore poteva vantare il prezzo più basso in tutta la città.

Il motivo: il fatto che la concorrenza sia riuscita a spuntare, almeno in questi giorni, un prezzo più basso.

E quindi, la sensazione è che, gli automobilisti, si spostino in base al prezzo: quello che sembra essere un addio al benzinaio di fiducia.

Christian Galimberti
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