Cantù, Scotty e Willy sono morti
Via del Carroccio tra paura e rabbia

Dei quattro cani avvelenati due sono morti e due sono ancora in cura. Il quartiere ha il timore di nuovi episodi

Nel quartiere si teme che avvengano nuovi episodi. C’è chi sta mettendo telecamere puntate su strada e giardino. Chi cerca di non far avvicinare i cani ai cancelli. Intanto, l’ultimo cartello appeso fuori dalle case di via del Carroccio e via Meucci, ha l’immagine non di uno, ma di tutti e due i cani uccisi dal veleno negli scorsi giorni. Una mano che resta per il momento anonima. E che ha avvelenato altri due cani.

Sopravvissuti. Quindi, in tutto, quattro cani. Due morti e due in cura. Tutti nel raggio di poche decine di metri: abbastanza per sospettare anche di un vicino intollerante.

Oltre a Scotty, il cane di Ivano Brambilla, ex consigliere comunale, nel cartello c’è anche Willy, il volpino bianco, anch’esso stroncato dalla metaldeide. «Attenzione, ai possessori di cani. Scotty e Willy non abbaieranno più. Avvelenati, veleno per lumache, quattro casi nella zona. Vergogna!!!!».

L’avvelenamento seriale è diventato in fretta argomento nelle piazze, in città. Non solo. La notizia si è diffusa tra tutti gli amici degli animali. Al di là di ogni territorio di appartenenza. Via del Carroccio, alle 13 di sabato, è una villettopoli deserta. Molti sono rintanati in casa per il caldo. Altri sono di passaggio. Tra questi, c’è un residente, Matteo Fumagalli. E’ il proprietario dei uno dei cani avvelenati che sta provando a salvarsi.

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