Cantù, tetto scoperchiato dal vento
La rabbia dei residenti Aler

Maltempo Il giorno dopo tra gli abitanti di via Sempione: «Tragedia sfiorata, un miracolo»

«Poteva scapparci il morto. Per miracolo non c’è stato. Il Signore ha voluto che non succedesse niente». Elisabetta Scillone, primo piano, referente degli inquilini Aler del civico 13 di via Sempione, 30 famiglie, dice così all’indomani di quella che solo per caso non è stata una tragedia. Maria Nespoli, 81 anni, piano terra: «Sono uscita un attimo per controllare i fiori, appena mi sono girata per rientrare, il tetto è caduto per terra a pochi metri da me». Per l’Aler, è il geometra Stefano Decani, responsabile della manutenzione per l’unità operativa gestionale di Como, a riferire una prima stima dei danni. «Qualcuno dice 100mila euro? Io penso 40 o 50mila euro, vedremo».

Il tetto, 60 metri di lunghezza, volato dal quarto piano e poi crollato a terra tra il cortile e il giardino dove giocano i bimbi, in parte sulla proprietà del condominio privato di fronte dove ha piegato una cancellata in ferro, è nuovo. E’ arrivato con i lavori di ristrutturazione durati un paio d’anni e terminati nel 2012: appena sette anni fa. L’Aler, ad oggi, sembrerebbe intenzionata a rimetterlo dello stesso modello. Per l’Aler, il problema è stato il forte vento.

L’indomani, l’area è stata per quanto possibile ripulita. I pezzi di lamiera, ammucchiati, impilati nei giardinetti e vicino a un ascensore. In un appartamento al quarto piano c’è un’infiltrazione. E’’ saltata anche l’antenna: niente televisione. Tra gli inquilini Aler, sale la rabbia. «Il preventivo dei lavori finiti nel 2012 - ricorda la Scillone - era di 300mila euro. E’ diventato di 500mila euro. Hanno messo quella lamiera per risparmiare? Non si può risparmiare sulla pelle degli altri. E se si imbarca di nuovo? Io mi aspettavo e mi aspetto un tetto con cemento e tegole. Come quello che si vede sopra il condominio di fronte».

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