Canturina bis, Parco delle Groane apre
Il Wwf: «Nuova viabilità non ammessa»

L’ente regionale: «Punteremo sul tracciato che avrà il minor impatto possibile sull’area». Del Pero: «Nelle osservazioni al piano territoriale ricorderò che vale la norma di salvaguardia»

A contestare in parte le prime sensazioni espresse sulla Canturina Bis dal Parco regionale delle Groane, sono gli stessi ambientalisti. Da una parte, il Parco, in una nota condivisa anche dal presidente Emiliano Campi, non dice no alla tangenziale di attraversamento cittadina - fra le tre ipotesi, anche l’idea di un unico tunnel - di passaggio nel proprio territorio. Dall’altra, il Wwf Insubria, con il presidente Gianni Del Pero, e le associazioni ambientaliste, viceversa sono pronte a presentare un’osservazione formale al Parco stesso: la nuova viabilità, dice il Wwf, sul territorio di un Parco, non è ammessa.

È questa la situazione fra chi ha come obiettivo la tutela dell’ambiente - sia l’istituzione Parco, che l’associazionismo ambientalista - all’indomani dell’incontro in cui la Provincia ha presentato ai sindaci di Cantù, Carimate, Figino e Mariano, le tre ipotesi di tracciato della Canturina Bis. C’era anche il Parco Groane: il quotidiano La Provincia ha chiesto al Parco un parere sulla Canturina Bis. «Abbiamo preso visione dei tre percorsi su cartografia. Abbiamo chiesto copia del file dei tabulati per una valutazione più attenta e precisa - si legge in una nota di poche righe - È ovvio che noi punteremo sul tracciato che avrà il minor impatto possibile sulla nostra area protetta. Le decisioni principali su quale e come sarà il tracciato spettano a Provincia e ai sindaci dei Comuni coinvolti».

Campi conosce bene la realtà di Cantù. L’avvocato e candidato sindaco nel 2019 per Centrodestra Solaro - simbolo della Lega all’interno del logo: Campi ha preferito dimettersi a pochi giorni dall’esito del voto che ha consegnato Centrodestra Solaro alla minoranza consiliare - è stato presidente di Canturina Servizi dal 1999 al 2003, e consigliere in diverse società pubbliche, tra cui Enerxenia Spa. Da maggio è presidente del Parco.

«Apprezziamo che il presidente abbia ritenuto di privilegiare il tracciato a minor impatto, ma nel piano territoriale di un parco la nuova viabilità non è ammessa. Fra pochi giorni ci sarà il termine per le osservazioni e i suggerimenti al piano territoriale del Parco stesso, sovraordinato ai piani urbanistici. Ricorderemo, come associazioni di ambientalisti, che attualmente valgono le norme di salvaguardia», dice ancora Del Pero, Wwf. Altro appunto: «L’ultima parola per un eventuale tracciato non è né della Provincia né dei Comuni, ma dovrà essere dell’ente Parco: i tecnici dovranno infatti analizzarne la compatibilità».

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