Carugo, nuovo blitz
al palazzo di 10 piani
Imbrattati i soffitti

Domenica l’allarme per il trio di ragazzini sul tetto, ieri sullo scheletro di uno degli edifici vicino alla stazione è comparsa una scritta a caratteri cubitali: “Stato ladro”

“Stato ladro”, due parole scritte in parallelo sono apparse ieri sullo scheletro di una delle due palazzine innalzate ma mai finite davanti alla stazione TreNord di Carugo. Ogni lettera occupa un piano fino a contarne cinque: i ragazzi hanno scelto di sfidare per la seconda volta in una settimana divieti e sicurezza risalendo una torre. E questa volta hanno lasciato un segno tangibile del loro passaggio. Ad attestare la loro presenza non è più uno scatto rubato di tre teste che si muovono sul tetto, ma un breve inciso scritto a caratteri cubitali sulla soletta degli appartamenti completamenti aperti sia a destra che a sinistra. E corredato da un teschio.

È facile capire come i ragazzi siano riusciti a violare la proprietà privata: questa volta vengono in aiuto le chiazze lasciate a terra dalla vernice bianca. Il gruppo, con ogni probabilità il lavoro è stato fatto da più di una persona, ha guadagnato l’accesso all’area da via Magenta, scavalcando un muretto.

E poi da quasi trenta metri in altezza i ragazzi hanno iniziato l’opera. Le due parole sono scritte in parallelo, “Stato ladro”, ogni piano è occupato da due lettere sino ad arrivare così al quinto. Per leggere l’inciso bisogna mettersi con le spalle alla stazione.

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