Casa di riposo di Cantù
Il conto Covid sale a 10 morti

I primi due lutti alla Rsa della Garibaldi Pogliani di via Fossano a metà dicembre, poi altri otto decessi. Attenzione massima dopo il focolaio. Il presidente: «Confido nel vaccino, può fare la differenza»

Nemmeno un mese fa, a metà dicembre, all’interno della Rsa di via Fossano, si erano registrati i primi due morti. Ora, altri decessi. E nemmeno pochi. In questa seconda ondata, il numero delle vittime da Covid-19, come comunica il presidente della Fondazione Garibaldi Pogliani Onlus Silvano Cozza, sale, in totale, a 10.

Durante le settimane delle festività natalizie, l’incidenza mortale è stata di cinque volte tanto rispetto al simile - nella durata - e precedente periodo di allarme sanitario.

Nella struttura, dove era stato individuato un focolaio ancora in essere, l’attenzione continua a rimanere massima. Si confida, soprattutto, come sottolinea il presidente Cozza, nella generale volontà da parte della popolazione di sottoporsi al vaccino. Per Cozza: un’azione che può fare la differenza.

È questa una prima valutazione di massima che emerge al termine di questo inizio 2021, un anno che si vorrebbe diverso al precedente, dove vi è stato un +25% dei decessi su base annua e, dei 712 morti registrati all’anagrafe di piazza Marconi, 102, pari a uno su sette, è stato attribuito al Covid.

Questo, per dire dei dati del 2020. Non è detto, infatti, che il Covid non abbia inciso su altre situazioni in maniera determinante. Se si pensa, poi, ai mesi in cui si sottostimava la presenza del virus in Italia. O del periodo primaverile in cui non tutti, pur presentando palesi - a posteriori - sintomi da Covid, hanno avuto la certezza del tampone, a vidimare la propria condizione.

Si aggira sempre nell’ordine delle decine il numero di positivi all’interno della struttura di via Fossano: non ci si muove molto, a seconda dei giorni, numero più, numero meno, dai 40 ospiti positivi inizialmente individuati. E poi, ci sono, appunto, le morti. «Quanti decessi da Covid-19? Da quando è stato individuato il focolaio, 10 in totale - spiega Cozza - anche i positivi continuano a essere più o meno sulle grandezze di cui dicevamo. Qualche caso di positività, nell’ultimo mese, si è affacciato anche nelle altre strutture».

E quindi, alla Rsa di via Galimberti, oltre che a Capiago Intimiano, dove, secondo l’ultimo report diffuso dal Comune, i positivi erano 2. Situazioni, comunque, ben diverse. «Ora vediamo cosa succederà quest’anno: da parte nostra c’è la consueta attenzione. Speriamo che siano in tanti a vaccinarsi». Discorso che, per Cozza, vale in generale

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