Cermenate, vigile eroe
salva tre persone dalle fiamme

Pietro Pisciotta si trovava a Petrosino in Sicilia: quando ha visto l’incendio è entrato nella villetta

Ha salvato tre persone - due donne e un uomo - anziane, sulla settantina, paralizzate dall’angoscia di un incendio nella loro abitazione: le ha fatte uscire di casa, mettendole in salvo. E poi, con un’arrampicata sul tetto della villetta a un piano, ha spento, con acqua e anche tessuti e asciugamani bagnati, il fuoco con i pochi mezzi a sua disposizione. Pietro Pisciotta , 32 anni, agente di polizia locale di Cermenate, originario di Mazara del Vallo, in licenza in Sicilia per la nascita del nipotino, si è distinto per aver agito da eroe nella vicina Biscione di Petrosino: stava camminando sul lungomare quando ha notato il fumo. E non ha esitato a intervenire.

È stata la stessa proprietaria dell’abitazione, la signora Ninfa Cangemi , una delle persone salvate nell’incendio, a scrivere una nota al comandante della polizia locale di Cermenate Luca De Stefano e al sindaco di Cermenate Luciano Pizzutto , per esprimere un ringraziamento speciale al giovane. «Grazie, potete ritenervi orgogliosi - ha affermato la signora dopo aver raccontato quanto accaduto - di avere presso il vostro comando agenti così preparati». A Pisciotta sono arrivati anche l’elogio e i ringraziamenti del presidente del Consiglio comunale di Mazara, Vito Gancitano .

L’episodio è avvenuto sabato, sul lungomare Biscione, come riferito da primapaginamazara.it. Sentito da La Provincia, Pisciotta racconta i particolari di quanto accaduto. «Sto ricevendo tantissimi complimenti ma penso di aver fatto semplicemente il mio dovere, indipendentemente dalla divisa che indosso. Penso di aver fatto il mio dovere come essere umano, oltre che di aver tenuto fede al giuramento che ho prestato. Non ho fatto nulla di straordinario - dice - La cosa più importante per me è essere riuscito a mettere in salvo le persone residenti nell’abitazione».

«Voglio pensare che chiunque avrebbe fatto lo stesso. Stavo facendo una passeggiata lungo il litorale, da solo, nel primo pomeriggio. Nel ritornare verso casa, ho notato un po’ di fumo: una situazione non chiara. Nel fermarmi, ho sentito questa signora che chiedeva aiuto. “Aiuto, aiuto”, ripeteva. Un’altra persona stava uscendo da un’abitazione. Mi sono precipitato, senza pensare a cosa stessi andando incontro. Mi sono tolto il giubbotto. Tutto il tetto era in fiamme: un’abitazione con le travi in legno. Ho fatto uscire le persone, settantenni, comprensibilmente, in agitazione, paralizzate da quello che stava succedendo».

«Nell’attesa che arrivassero i vigili del fuoco, ho proceduto io. Senza capire la provenienza dell’incendio, da cosa potesse essere stato provocato, sono riuscito comunque a spegnere l’incendio sul tetto buttando acqua e asciugamani bagnati, e quello che c’era. Mi sono arrampicato senza capire a cosa potessi andare incontro. Ma alla fine sono riuscito nel mio intento».

I vigili del fuoco, arrivati poco dopo, si sono trovati di fronte a una situazione decisamente più tranquilla. «Sono arrivati, hanno controllato, effettuato una bonifica, messo in sicurezza l’impianto elettrico, e tutto quello in loro competenza». E poi, i tanti complimenti per Pisciotta.
Christian Galimberti

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