Covid, impennata
nel conto dei morti
A Como 19 solo ieri

Sono 190 dalla ripresa della pandemia. I nuovi positivi sono 425, il calo dovuto al weekend. Negli ospedali 50 persone sono in terapia intensiva

Il bilancio della seconda ondata del Covid a Como si fa sempre più tragico. Ieri il conto delle vittime ha registrato un incremento impressionante, 19 persone, il dato giornaliero più alto dalla ripresa dell’epidemia.

Sale così a 828 il numero complessivo dei decessi dall’inizio dell’emergenza, e a 190 dall’inizio di ottobre, quando la curva dei contagi ha cominciato a registrare la nuova impennata. La grande maggioranza (16) appartiene alla fascia d’età purtroppo più a rischio, quella oltre i 75 anni, gli altri tre deceduti avevano tra i 65 e i 74 anni. A livello regionale le vittime ieri sono state 181.

Meno tamponi

Meno drammatico - ma il motivo è noto, è legato al calo del numero di tamponi nel weekend - l’incremento dei positivi, ieri i nuovi contagi sono stati 425, nettamente meno di quelli registrati nei giorni scorsi, quando è stato più volte sfondato anche il tetto delle mille unità. Il numero dei positivi nel Comasco dall’inizio della pandemia si avvicina così alla soglia dei 20mila (19.656). Il numero maggiore ovviamente riguarda Como (2702), seguita da Cantù (1602), Mariano (910) ed Erba (617).

I nuovi malati - ma in tanti casi si tratta di asintomatici - confermano quanto si sta osservando in queste settimane: sono sempre più numerose le persone giovani - con meno di 50 anni - che contraggono il virus, e che spesso - come raccontava su queste pagine nei giorni scorso il primario di Malattie infettive del Sant’Anna, Luigi Pusterla - devono anche ricorrere alle cure ospedaliere.

Sono infatti ben 139 i nuovi positivi appartenenti alla fascia d’età 25-49 anni, e 123 quelli fra i 50 e i 64 anni. Sessantuno i positivi fra i 65 e i 74 anni, e 50 quelli che hanno più di 75 anni. Non mancano i giovanissimi: 29 hanno meno di 18 anni e 23 sono fra i 18 e i 24 anni. Si tratta in genere di casi asintomatici o paucisintomatici, cioè con sintomi lievi, intercettati grazie alla massiccia campagna di screening con i tamponi.

Malati quindi che non vanno ad aumentare la pressione sugli ospedali comaschi, alle prese con un carico di lavoro che sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema sanitario locale.

La situazione negli ospedali

Ieri nelle strutture sanitarie di Asst Lariana i ricoverati erano 459, 33 dei quali in terapia intensiva. I malati ricoverati nella giornata di ieri sono 24. Al Sant’Anna sono ricoverati 202 pazienti non ventilati e 145 ventilati di cui 27 in terapia intensiva, a Cantù 30 non ventilati e 20 ventilati di cui 6 in terapia intensiva, a Mariano 24. Pazienti in terapia intensiva anche al Valduce (8) e a Erba (9), che portano il totale a 50. In attesa di ricovero nei Pronto soccorso - la grande pressione sugli ospedali si traduce ovviamente anche in penuria di posti letto - 38 malati, 14 al Sant’Anna e 24 a Cantù. n 
B. Fav.

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