È battaglia sulla Canturina Bis
Galbiati: «Proponete alternative»

Il sindaco interviene dopo le proteste ambientaliste: «Restiamo aperti al dialogo». Ma sono critici pure i Cinque Stelle: «Per ora è soltanto un’idea folle e dal costo faraonico»

Si delineano sempre più nettamente posizioni inconciliabili sulla Canturina Bis, quello che nelle intenzioni sarà il collegamento stradale veloce tra Cantù e Mariano. E il sindaco Alice Galbiati tende una mano agli ambientalisti: «Fate le vostre proposte alternative».

Intanto il progetto, opera finanziata da parte della Regione con 95 milioni di euro, muove un primo passo concreto: martedì 15 è in programma l’incontro tra il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca e i sindaci dei Comuni attraversati dalla strada per un iniziale confronto sul tracciato. Tutto da definire, dato che a oggi c’è solo una bozza preliminare di qualche anno fa, trattandosi di un progetto di cui si parla da decenni.

Domenica il primo passo l’hanno fatto quanti si oppongo alla sua realizzazione, con una marcia nel Parco Regionale delle Groane e della Brughiera Briantea, dove dovrà passare la strada. C’erano Wwf Insubria, il comitato “No alla strada nel parco”, Cantù Verde Brughiera, il Comitato Parco Brughiera, il Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Legambiente. Un’opera inutile, secondo le associazioni, che consumerà risorse e soprattutto territorio senza risolvere la questione della mobilità.

E si parlerà anche di questo martedì 15: «Dovremo cominciare a fare il punto – conferma il sindaco Galbiati – per capire quale possa essere il tracciato e anche come renderlo il meno impattante possibile. Posso comprendere le preoccupazioni sollevate e da parte nostra ribadisco che c’è massima disponibilità al dialogo».

Ma una cosa pare certa, indietro non vuole tornare: «Dobbiamo ricordare che stiamo parlando di un’infrastruttura fondamentale - prosegue il sindaco canturino – è il territorio che ci chiede di realizzarla, ce lo chiede il tessuto produttivo, le imprese, gli artigiani».

Non è di questa opinione Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle: «Riteniamo che questo sia un passo doveroso e necessario – dice riferendosi al prossimo confronto in Provincia - perché ci risulta assurdo che l’unica soluzione percorribile sia costruire sette km e 200 metri di strada che tagliano in due un parco naturale con una spesa faraonica di quasi 100 milioni di euro. Se così fosse, saremmo alla follia».

Silvia Cattaneo

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