In vetta con la bicicletta: «Alla ricerca della libertà»

Il personaggio L’alpinista e ciclista racconterà la sua impresa nel corso di una serata organizzata dal Cai

Sarà l’occasione per ripercorrere l’avventura sulle Alpi di Andrea Giussani. Ma anche per conoscere i dettagli della ristrutturazione, ad opera dei canturini, della croce di vetta sulla Punta Dufour, raggiunta anche dallo sportivo nel corso del suo particolare viaggio tra bicicletta, ramponi e sci.

Una serata da segnare a calendario, quella organizzata dal Club Alpino Italiano sezione di Cantù: “Alla ricerca della Libertà” è il titolo scelto per l’appuntamento fissato a fine mese - il 30 marzo, a ingresso libero - quando, alle 21, alla Sala Giovanni Zampese della Bcc di Cantù, in corso Unità d’Italia 11, Giussani, di Cantù, sportivo, data scientist nel settore dell’intelligenza artificiale, racconterà del suo viaggio in bici, per salire con gli sci il Monte Rosa da Zermatt e il Monte Bianco da Chamonix. Giussani ha girato sulle Alpi da solo. Si è avvicinato a colpi di pedali sino all’inizio dei ghiacciai e poi, a piedi e con gli sci, è salito e quindi sceso dalle vette. Anche a Punta Dufour, Monte Rosa, dove nel settembre 2020 le guide alpine locali avevano riportato, con il contributo di un elicottero, a 4mila e 634 metri, la croce realizzata a Cantù, progettata dall’architetto Carlo Marelli, per ripristinare il vandalismo del 2018, che aveva lasciato la montagna priva del simbolo originale, realizzato e portato in quota, nel 1964, dal Gruppo Edelweiss Amici della Montagna dell’oratorio di San Paolo.

Proprio durante la stessa serata, oltre al resoconto del viaggio di Giussani, l’architetto Marelli riferirà del riposizionamento della croce di vetta più alta della Alpi da parte delle guide di Alagna. Per gli appassionati di montagna: una serata imperdibile.

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