Indagine antimafia a Cantù
Gaudiello: «Io non c’entro nulla
Votato da brava gente»

Il presidente del consiglio comunale si difende. «Non conosco Valenzisi. Io e Tufano amici, ci siamo aiutati per le elezioni»

L’episodio di cui si parla dell’inchiesta, ma per cui non risultano politici indagati, è datato maggio 2019.

A Giuseppe Valenzisi - tra i soggetti fermati - all’epoca 29 anni, definito dagli inquirenti un personaggio “cerniera” tra gli ambienti del crimine organizzato e la politica locale, si rivolge Antonio Tufano, consigliere comunale a Como di Fratelli d’Italia (all’epoca con Forza Italia).

Tufano invita Valenzisi in un ristorante di Cantù ad una cena alla quale prende parte anche Mirko Gaudiello, poi nominato presidente del Consiglio comunale della città del mobile. Valenzisi a cena conclusa, racconta alla fidanzata: «Tony (Tufano, ndr) gli ha detto che nella mia zona mi conoscono veramente in tanti e che gli avrei dato una mano»

«Valenzisi? Non so nemmeno chi sia - commenta Gaudiello - In campagna elettorale penso di aver conosciuto veramente tante persone. Non me lo ricordo. Nell’intercettazione si dice che me l’ha presentato Tony. Ma dire che potrei riconoscere che faccia abbia, no, non so manco chi sia. In che ristorante? Non me lo ricordo, anche perché non ho fatto cene al ristorante, non me ne ricordo, ho fatto la chiusura della campagna elettorale in piazza Garibaldi. Sono passati due anni ormai... Non ho la più pallida idea di chi sia. Se dovesse passare dalla piazza, non saprei riconoscerlo. Non risulto né indagato, né nulla. Qualsiasi chiarimento voglia la magistratura, sono a disposizione: il mio telefono è a disposizione, possono controllarlo. Non ho niente da nascondere.

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 18 novembre

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