Investitore scarcerato
Adesso è ai domiciliari

Il fronte giudiziario Il Gip ha deciso ieri su Fabio Pozzoli

Le analisi: tasso alcolemico di 1,38 contro il limite di 0,50

È tornato a casa, Fabio Pozzoli. Nel primo pomeriggio di ieri il 34enne arrestato dai carabinieri di Cantù con l’accusa di omicidio stradale, dopo lo schianto costato la vita alla piccola Aurora, è uscito dal carcere del Bassone. Non da uomo libero, ma il giudice delle indagini preliminari Ferdinando Buatier de Mongeot gli ha concesso gli arresti domiciliari.

Il magistrato ha però negato - come invece avevano chiesto i difensori, gli avvocati Marta Munafò e Giuseppe Del Campo - la concessione della libertà. A pesare sulla conferma della custodia cautelare è stato soprattutto il precedente per guida in stato di ebbrezza a carico di Pozzoli. Nel 2008 gli era stata tolta la patente dopo che, nel corso di un controllo, l’uomo era stato trovato positivo all’alcoltest. Aveva 25 anni. E a suo carico era stato emesso un decreto penale di condanna. Un precedente che ha convinto il giudice ad accogliere, almeno, parzialmente, la richiesta della Procura non solo di convalidare l’arresto ma anche di disporre la custodia cautelare.

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