La “casa” del basket all’ex Eleca
«Decisione di cuore per Cantù»

Grande soddisfazione per questo obiettivo. Mauri: «Tornare in città, atto dovuto ai tifosi»

Dalla strada, viene detto, si vedrà la bandiera della Pallacanestro Cantù sventolare sui pennoni all’esterno della ex Eleca di via Como, l’immobile acquistato dalla famiglia Tagliabue - la stessa dell’azienda Tabu di via Rencati: la nota sartoria, così viene definita, del legno tinto - dove ora prenderà casa la società sportiva.

Dalla strada, si vedranno anche, si prevede, le vetrofanie che raffigurano le coppe conquistate dal basket cittadino. All’interno, negli uffici: i trofei. Anche questi ritornati a Cantù. Ricorderanno la gloria ottenuta sul campo. Dentro alcune teche illuminate, splenderanno ancora di più.

È un ritorno a casa, per la Pallacanestro Cantù. Addio, con un saluto colmo di gratitudine, alla sede di Cermenate, dove Natale Verga ha dato una casa in questi anni alla società sportiva. E bentornata a Cantù. Nell’attesa di costruire il palazzetto in corso Europa. E tornare così dal campo oggi a Desio, che sarà poi il centro di tutto. Sede visibilissima, sulla strada provinciale Canturina. Collegamento principe tra Cantù e Como.

All’indomani della presentazione del piano industriale 2022-2024, si apprendono nuovi dettagli su come sarà la futura sede. All’ex Eleca, sarà occupato il primo piano. Oltre a Pallacanestro Cantù, ci saranno anche Cantù Next, la società impegnata nel progetto palazzetto. E relative parti operative di entrambi. Il Progetto Giovani Cantù: il basket giovanile. Tutti Insieme Cantù: la società dell’azionariato popolare. All’ultimo piano, spazio per le assemblee di tutti. La possibilità di utilizzare la terrazza con vista sulla Brianza. Sede già imbiancata. Arredamento ormai completato. Trasferimento in vista tra maggio e giugno. A seconda dei risultati della stagione sportiva di A2.

«È un traguardo importante - dice Andrea Mauri , consigliere delegato di Pallacanestro Cantù e amministratore delegato di Cantù Next - Il fatto di poter riunificare tutte le realtà, Pgc, Tic, Cantù Next e Pallacanestro Cantù, è un grande risultato. Un atto dovuto nei confronti dei tifosi. Torna a casa la vita societaria. Il ringraziamento va anche a Natale Verga che ci ha ospitato in questi anni, anche nei momenti difficili. E alla famiglia Tagliabue».

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 16 aprile

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