La Lega al Prefetto
«Dove alloggiano i profughi a Cantù?»

capogruppo della Lega insoddisfatto

della risposta dell’assessore Pavesi

Una lettera indirizzata alla Prefettura, per chiedere dove si trovano i 57 profughi accolti, tramite cooperative del settore e stabili privati, a Cantù. Per partire poi con sopralluoghi e controlli.

La Lega Nord torna alla carica attraverso il capogruppo consiliare Alessandro Brianza, autore della raccomandata che, in queste ore, raggiungerà il tavolo del prefetto di Como Bruno Corda.

Brianza non si accontenta della risposta dell’assessore al Sociale Francesco Pavesi, dopo quanto già chiesto dal parlamentare leghista Nicola Molteni, dopo un sopralluogo in via Ettore Brambilla, dove da poco sono ospitati 16 profughi.

Pavesi aveva ricordato che sei profughi, come noto, sono stati ospitati dalla comunità pastorale San Vincenzo. «Degli altri - aveva quindi detto l’assessore - non intendo sia il caso di fornire pubblicamente gli indirizzi».

«Mi sembra grave che l’assessore non dia questa informazione pubblica - dice Brianza, che già aveva presentato un’interrogazione - e che non lo dica a un consigliere comunale che ha il diritto e il dovere di sapere queste cose. Mi sento preso in giro. Dovrò riferirmi al prefetto, a cui manderò una richiesta ufficiale in quanto consigliere, per avere i dati di tutti i 57 profughi ospitati a Cantù, l’abitazione in cui risiedono, da dove vengono, quali sono le cooperative che danno loro ospitalità».

«Poi - aggiunge Brianza - controlleremo se questi appartamenti abbiano tutte le caratteristiche di abitabilità per un numero congruo di persone e se soddisfino normative urbanistiche e sanitarie. È anche una questione di sicurezza: tra questi profughi potrebbero nascondersi persone affiliate o vicine ad associazioni terroristiche. Anche all’Isis».

© RIPRODUZIONE RISERVATA