La moto senza targa non si ferma all’alt. E due scappano a piedi nella roggia

Mariano Movimentato episodio vicino al centro durante i controlli della Polizia provinciale. L’inseguimento e la caduta. Ritrovato un casco. La Ktm con i cavi manomessi e forse rubata

Il controllo di due persone in sella a una moto si è trasformato in un inseguimento per le strade di Mariano terminato con la fuga a piedi del conducente e passeggero lungo il canale della Roggia in secca verso via San Rocco. Questa la sintesi di quanto successo una settimana fa quando la Polizia provinciale ha intimato l’alt a una Ktm senza targa, come subito notato dagli agenti impegnati nell’attività di controllo del territorio promossa soprattutto in corrispondenza delle strade di competenza.

Alta velocità

Un servizio che ha portato gli agenti dell’amministrazione provinciale a presidiare il territorio lo scorso 30 gennaio con un pattugliamento notturno. Qui, gli agenti hanno notato la moto senza targa, invitando quindi il conducente a fermarsi per un controllo. La risposta è stata inequivocabile perché lo sconosciuto ha accelerato davanti al presidio dando inizio a un inseguimento ad alta velocità verso il centro.

E proprio la velocità ha portato la moto a invadere la corsia opposta nel dedalo di strade che si snoda a ridosso del cuore cittadino, riuscendo a evitare lo scontro con un veicolo che proveniva in senso contrario, ma non a mantenere l’alta velocità, finendo così per farsi superare dagli agenti.

Caduti sull’asfalto e ormai davanti alla Polizia provinciale, i due sconosciuti, invece di arrendersi e mostrare i volti coperti dai caschi, hanno proseguito la corsa a piedi, gettandosi nel canale della Roggia in secca, all’altezza della pompa di benzina in via Como, diventata la loro via di fuga verso via San Rocco da dove provenivano. Solo quando sono usciti dalla vista degli agenti, uno dei due, si è tolto il casco, ritrovato a terra.

Indagini

Dall’episodio si è aperta un’indagine per resistenza a pubblico ufficiale, ma non solo. Ipotizzato anche il reato di furto visto che, una volta posto sotto sequestro il mezzo, gli agenti hanno scoperto che era stato cancellato il numero di telaio della moto e, ancora, hanno notato la manomissione dei fili di accensione. Il reato è al momento contestato a ignoti; la Polizia provinciale sta infatti lavorando per dare un nome agli autori dell’episodio, come spiega il comandante Marco Testa.

«È in corso un’indagine sull’accaduto per identificare sia le persone in sella alla moto sia per capire da dove provenga il mezzo» conferma Testa che può contare sulle immagini e le conoscenze della Polizia locale. «Collaboriamo con la Polizia locale di Mariano - ricorda Testa, che aggiunge - In questo caso le indagini le conduciamo noi perché nascono da un nostro intervento sul territorio che si inserisce nel costante monitoraggio e copertura delle aree che riteniamo meritino attenzione nel campo della sicurezza in base a segnalazioni o episodi specifici».

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